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Politica
marzo, 2012

E la Casta va in sauna

Qui da noi ci si è (giustamente) arrabbiati per i prezzi di favore al ristorante del Senato, ma alla Commissione europea hanno fatto decisamente di peggio

BRIEFING BOLLENTI Poi si dice: ah, l'Europa. Però dopo la diplomazia del cuscino, ora salta fuori il briefing della sauna. Tra gli usi e costumi della Commissione europea, ecco, questo è bene tenerlo lontano. Altro che scaloppine di spigola per pochi spiccioli della buvette della Camera! E figuriamoci la barberia del Parlamento a prezzi stracciati. Quando ci si mette l'Ue si allarga e vola alto. E solo grazie al commissario per gli Affari europei e per l'euro il finlandese Olli Rehn si è saputo quanto.

EUROPA PRIVÉ E cioè che gli euroburocrati, molto bisognosi di relax poveri cari, hanno ottenuto il benefit di una sauna privata all'interno di Palazzo Berlaymont a Bruxelles. Una sauna privata nella sede della Commissione? Sì. È vero che la Commissione non è il Parlamento ma nel nostrano Transatlantico la cosa ha fatto un certo effettaccio, se ne parla parecchio, si cogita, si sogna.

SUDATO FEMMINISMO Nella suddetta sauna a fine febbraio il commissario Olli (amante del Belpaese a cui ha dedicato l'erudito commento sulla certezza che sia Peppone che Don Camillo avrebbero sostenuto Monti) organizza un briefing segreto sulla crisi finanziaria con un ristretto gruppo, solo sei, di giornalisti maschi. Come si sa l'aggettivo "segreto" è un ossimoro se è accanto alla parola "giornalisti". Il giorno dopo in sala stampa, non si parla d'altro. Le giornaliste sono allibite da tale sudorifero sessismo.

BARONESSE E BIKINI La sauna è mista o solo maschile? I colloqui riservati sono destinati ai giornalisti uomini o il commissario intende prima o poi estenderli anche alle donne? Catherine Ashton, baronessa di Upholland e Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza frequenta la sauna in bikini o in costume intero? Questo, l'alto e il basso delle domande nel momento del comprensibile choc. Per non parlare di quando in conferenza stampa a domanda sfacciata (di giornalista italiano) il portavoce di Rehn Amadeu Altafaj, spagnolo e compito, ha dovuto rispondere che sì, il dress code del briefing era "quello". "Quello"? Tutti e sette come in Finlandia. Cioè, per dirla all'italiana, tutti e sette come mamma li ha fatti.

NUDA E CRUDA
Non solo auto blu. Anche saune blu e sotto l'ombrello Ue. Che la Casta per carità non recepisca. La pratica nuda e cruda in Finlandia è popolare e soprattutto innocente. Attecchita nel teatro romano aprirebbe allegorie sconvolgenti (e tralasciamo probabili derive pecorecce). Come per esempio briefing tra Berlusconi, Augusto Minzolini, Maurizio Belpietro e Carlo Rossella in déshabillé termico con un Gianni Letta finalmente in versione liofilizzata. Tra i fumi dei vapori si potrebbero intravedere vertici dell'Abc, Alfano, Bersani e Casini in spugne del merchandising del partito, cricche in libertà, di qua Angelo Balducci con Francesco De Vito Piscicelli, di là Luigi Lusi. E vai a sapere su tipi fumantini come Di Pietro l'effetto che fa una temperatura da soufflé.

CASTA SVELATA
Il tutto per dire che anche l'antropologia politica della Commissione europea può mancare d'allure. E che perfino in un Paese socialmente avanzato come quello finnico (così rigoroso da aver chiesto alla Grecia il Partenone in garanzia) la parità è confusa e soprattutto ancora instabile. Figuriamoci da noi. Ci manca solo la Casta desnuda.

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