Il senso umanitario di Annamaria Cancellieri per il teatro Bellini
Il ministro scrive al presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, per chiedere notizie sulla vicenda dei precari del teatro di Catania, di cui fu commissario straordinario e del quale adesso si occuperà la Corte dei Conti
di P. M.
27 dicembre 2013
Il senso umanitario del ministro Annamaria Cancellieri non si esaurisce mai. Dopo le telefonate del caso Ligresti, la responsabile del dicastero di Grazia e Giustizia ha preferito forme di comunicazione più tradizionali per aiutare i più deboli.
Così ha preso carta e penna e ha scritto al presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta per chiedere notizie sulla «delicata vicenda dei precari del teatro Bellini di Catania». È un caso che, di fronte alla drammatica platea di oltre 20 mila precari siciliani, i pensieri della Cancellieri si siano concentrati proprio sui 14 co.co.co. del teatro catanese?
Parrebbe proprio di no: per oltre un anno, dal 2009 al 2010, il ministro è stato infatti commissario straordinario di quell'ente, finendo nel registro degli indagati della Procura etnea con l'accusa di abuso d'ufficio proprio per la gestione di varie consulenze e dei precari. Vicenda archiviata sotto il profilo penale, ma che ora potrebbe sfociare in nuove indagini.
Il teatro Bellini, infatti, è ancora commissariato e gli attuali vertici hanno trasmesso alla Procura della Corte dei Conti tutta la documentazione relativa ai contratti dei co.co.co., alcuni dei quali lavorano da precari in teatro da oltre tre lustri, e pensano di avanzare una richiesta di stabilizzazione con conseguenti risarcimenti milionari ai danni dell'ente.