Politica
12 novembre, 2025Il Carroccio ha illustrato le 14 misure in una conferenza stampa alla Camera. C'è anche l'idea di istituire un "Osservatorio nazionale sul fenomeno dell'islamizzazione". E si rilancia sullo stop al velo a scuola
La Lega vuole un altro pacchetto sicurezza. E dopo l’annuncio di Matteo Salvini da Bari due giorni fa — “Stiamo lavorando a un nuovo decreto legge su sicurezza e immigrazione, e ne ho parlato con Piantedosi” — questa mattina (12 novembre) il Carroccio ha illustrato in una conferenza stampa alla Camera un disegno di legge con 14 nuove misure che potrebbe costituire la base per un futuro decreto. "Il governo sceglierà se sarà un disegno di legge o un decreto, noi alziamo l’asticella" dicono gli esponenti leghisti (i capigruppo Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo e i sottosegretari Nicola Molteni e Andrea Ostellari).
Tra le misure proposte, c’è la previsione del carcere da uno a cinque anni per chi non si ferma all’alt di polizia, insieme a nuove forme di tutela per gli operatori in divisa, anche sul piano legale e processuale. In particolare, viene introdotta una norma — già presentata da Fratelli d’Italia negli scorsi giorni — che impedirebbe l’iscrizione automatica nel registro degli indagati per chi agisce nell’esercizio delle proprie funzioni.
Il testo prevede inoltre una procedura più rapida per gli sgomberi, compresi quelli che riguardano seconde e terze abitazioni, e una stretta sui ricongiungimenti familiari, con l’innalzamento dei requisiti economici richiesti. Si punterebbe anche ad accelerare le espulsioni dei detenuti stranieri e a rendere nuovamente procedibili d’ufficio tutti i reati di furto.
Particolare attenzione viene rivolta al contrasto delle baby gang, con l’estensione del numero dei reati per i quali è previsto l’ammonimento anche ai minori tra i 12 e i 14 anni. È prevista inoltre una revisione del sistema del permesso di soggiorno a punti e un giro di vite sulle manifestazioni di piazza: aumentano le sanzioni pecuniarie e viene introdotta una forma di cauzione o assicurazione a carico degli organizzatori per prevenire episodi di “guerriglia urbana”.
Sul fronte della lotta allo spaccio, il disegno di legge dispone il sequestro dei mezzi utilizzati per commettere il reato e la revoca della patente ai responsabili. È contemplata anche una riforma dell’ordinamento delle polizie locali e l’istituzione di un fondo dedicato alla sicurezza urbana. “Si tratta di un intervento che si muove in continuità con il primo decreto sicurezza”, ha sottolineato il sottosegretario all’Interno Molteni.
C’è poi stata tutta una parte dedicata alla “questione del contrasto all’islamizzazione”, come ha spiegato l’eurodeputata Susanna Ceccardi, che ha annunciato l’idea di far nascere un “Osservatorio nazionale sul fenomeno dell'islamizzazione" composto da parlamentari della Lega, sottosegretari, membri del governo, ma anche venti sindaci selezionati in tutti Italia per "monitorare il fenomeno" e mettere a punto “proposte”, hanno aggiunto le colleghe Anna Maria Cisint e Silvia Sardone.
"Il governo deve fare di più contro l'islamizzazione — ha detto Sardone —. L'Osservatorio ha lo scopo di produrre un pacchetto di norme contro l'islamizzazione del nostro Paese. Alcune proposte ci sono già, come quella dell'onorevole Iezzi per il divieto del velo islamico e per per togliere il giustificato motivo, siamo contenti che su questo ci sia anche il consenso di FdI. Ma ci vuole più coraggio — ha aggiunto — il velo va abolito anche nelle scuole perché le bambine devono avere tutte la stessa libertà e dignità". Mentre Ceccardi ha sottolineato: "I fenomeni legati all'islamizzazione sono sempre più aggressivi. Parliamo di mutilazioni genitali, matrimoni forzati. Reati che violano la libertà delle donne. Non è una battaglia solo di sicurezza ma di civiltà”.
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