Politica
14 novembre, 2025In totale, le proposte di modifica alla legge di bilancio sono oltre 5.500 (che verranno sfoltite a poco meno di 500). Tra gli emendamenti delle opposizioni c'è anche la stabilizzazione dei precari della Giustizia l’ampliamento della No tax area Irpef fino a 15 mila euro
C'è il salario minimo, ma anche lo stop ai centri per migranti in Albania e i fondi per la sicurezza per le città. Alla scadenza del termine ultimo per presentare gli emendamenti alla legge di bilancio — alle 10 di oggi, 14 novembre — il campo largo ne ha presentati 16 in comune. “Insieme alle altre opposizioni abbiamo presentato 16 emendamenti condivisi per aumentare la coesione sociale, per aumentare la competitività di questo Paese, emendamenti che toccano il lavoro, il salario minimo, le politiche industriali, la sanità, la scuola, il welfare, il sostegno alle piccole e medie imprese”, ha spiegato la segretaria del Pd Elly Schlein da Bologna.
In totale, nonostante il governo avesse chiesto di ridurre al minimo le proposte di modifica, gli emendamenti presentati in totale sono stati 5.500. Le richieste andranno poi scremate entro il 18 novembre con la scadenza per i segnalati, in totale 414. In particolare, quelli della maggioranza sono circa 1.600 (da Forza Italia 677; più o meno 500 da FdI; 399 dalla Lega e 62 Noi Moderati), quelli delle opposizioni ammontano a circa 3.800.
Le opposizioni (al netto di Azione di Carlo Calenda) propongono un pacchetto di modifiche che comprende, tra le altre cose: la restituzione del cosiddetto drenaggio fiscale; l’estensione dell’Autorizzazione unica all’intero territorio nazionale; la proroga della versione precedente di Opzione donna; un incremento del Fondo sanitario nazionale finalizzato alle nuove assunzioni nel settore paritario; l’introduzione di un salario minimo; l’eliminazione dell’articolo 106 che limita l’autonomia scolastica; l’ampliamento della No Tax Area Irpef fino a 15 mila euro, con applicazione progressiva fino ai contribuenti con redditi pari a 60 mila euro; lo stop all’aumento dell’età pensionabile nel comparto sicurezza; l’adozione di congedi paritari; una maggiorazione di 70 euro dell’Assegno unico; il ripristino degli incentivi della Transizione 4.0; la cancellazione dei tagli alle supplenze brevi; la stabilizzazione del personale precario nella Giustizia; un aumento del Fondo di finanziamento ordinario per professori e ricercatori universitari; l’introduzione di una “Start Tax” per i giovani; e infine il finanziamento del piano “Sicurezza città” tramite la riduzione delle risorse destinate al protocollo con l’Albania.
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