Welcome back, 'Short Stories'! Bentornati, dopo la fortunatissima serie del 2008, nuovi appuntamenti settimanali con la grande letteratura inglese e americana. Abbiamo imparato quanto sia appagante leggere e ascoltare i 'romanzi brevi' dall'originale: ci si sente vicini allo scrittore e ci si appassiona di più all'enorme ricchezza della lingua inglese. Una bella sfida.
Quest'anno, poi, con le 'Short Stories' de 'L'espresso' e 'la Repubblica', una sorpresa: il download gratuito. La lettura dei racconti da parte di un attore madrelingua, indispensabile per migliorare la nostra pronuncia, potrà così essere salvata sul computer o caricata sull'iPod. Inaugura la nuova serie 'The Pit and The Pendulum', 'Il pozzo e il pendolo', uno dei capolavori di Edgar Allan Poe. Lo scrittore e poeta che tutti amiamo e leggiamo, fonte generosa e inesauribile per ogni tipo di arte, scrisse questo racconto del terrore nel 1842. Anno difficilissimo. Poe combatteva con le sue disperazioni e con la malattia dell'adorata moglie Sissy (Virginia), ma lavorava accanitamente.
Tanto precarie erano le sue condizioni materiali, tanto eccessive e grottesche diventavano le sue incursioni nei grovigli della mente, quanto incrollabile rimaneva la sua disciplina di scrittore. Poe fu un filosofo, un matematico dello stile. Uno che guardava avanti, "nel disprezzo delle cose presenti, nel più solenne desiderio del futuro", come si legge nel suo 'Epistolario'. 'Il pozzo e il pendolo', terrificante agonia di un condannato a morte dall'Inquisizione spagnola a Toledo, (portato sullo schermo da un grandissimo Vincent Price), è una potente condanna della superstizione e dell'ingiustizia. Al lettore, sottolinea Barbara Lanati nell'introduzione, Poe "somministrerà" "un incubo claustrofobico" ma gli darà anche "una remunerazione estetica" con "la nettezza adamantina e profonda della sua scrittura".
A 'The Pit and The Pendulum' seguiranno altre splendide 'Short Stories'. 'Birthday of the Infanta', una delle fiabe scritte da Oscar Wilde per i figli Cyril e Vyvyan. E poi Melville, Kipling, Austen, Conrad, James, Irving, London. E Charles Dickens, che con Baudelaire ha amato e rivelato alla vecchia Europa il genio di Poe.