Un gruppo di trafficanti ha rapito 20 turisti nella città sul Pacifico. Un'azione militare senza precedenti e un salto di qualità nella guerra allo Stato dichiarata dai cartelli della droga

Acapulco non è più il paradiso. Un tempo mitica località vacanziera amata dai 'gringos' statunitensi, set di un celebre film con Elvis Presley del 1963, la cittadina costiera sul Pacifico si è trasformata nel simbolo stesso del gorgo di violenza che sta inghiottendo il Messico.

Venti turisti messicani sono stati rapiti nei giorni scorsi da un gruppo di uomini armati nel quartiere di Costa Azul, a soli 600 metri dalla popolare località di Costera Miguel Aleman, in un sequestro spettacolare che segna il punto più alto di un'escalation criminale in corso da anni.

Le vittime facevano parte di un gruppo di ventidue persone che viaggiava in quattro auto private e proveniva da Morelia, nello stato di Michoacan. Mentre due del gruppo andavano in cerca di un hotel, gli altri sono stati circondati da una trentina di uomini armati che li hanno minacciati e costretti a salire sui loro Suv. I due scampati all'agguato hanno poi denunciato il rapimento degli amici alle autorità locali.

L'aggressione e il sequestro dei venti vacanzieri è l'ultimo episodio di una serie di gravissime violenze che hanno appannato negli ultimi tempi la reputazione turistica di Acapulco, a causa della guerra tra i clan locali per il controllo del traffico di droga. E' proprio il porto turistico, con il suo traffico di barche da diporto, a rendere la città il luogo ideale per la spedizione via mare di cocaina e altri narcotici.

La Familia Michoacana (LFM), la Federazione Sinaloa e l'organizzazione Beltran Leyva (BLO), le tre maggiori organizzazioni criminali della zona, si affrontano spesso per il controllo della cittadina, ma fino a questo momento sparatorie e omicidi riguardavano persone legate ai clan.

Ora, invece, è arrivato anche il rapimento dei turisti. Secondo gli inquirenti, opera di un gruppo organizzato e potente che agisce per finanziare con denaro contante qualche grossa operazione di traffico di stupefacenti.

(l.c)

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