Elenco dei segretari e presidenti di partito che, a voler essere precisi, se fossimo una tribuna politica, dovremmo invitare nelle prossime puntate, che però sono solo due
(legge Fabio Fazio)
Silvio Berlusconi, Popolo della Libertà
Umberto Bossi, Lega Nord
Antonio di Pietro, Italia dei Valori
Lorenzo Cesa, Unione di Centro
Francesco Rutelli, Alleanza per l'Italia
Francesco Pionati, Alleanza di Centro
Daniela Melchiorre, Liberal Democratici
Raffaele Lombardo, Movimento per le Autonomie
Luciana Sbarbati, Movimento Repubblicani Europei
Francesco Nucara, Partito Repubblicano
Stefano De Luca, Partito Liberale
Mario Staderini, Radicali italiani
Richard Theiner, Sudtiroler Volkspartei
E poi:
Adriana Poli Bortone, Io Sud
Arturo Iannaccone, Noi Sud
e Giuseppe Pizza, Democrazia Cristiana
Poi ci sarebbero anche:
Movimento Cinque Stelle (solo parlamento europeo)
Area Destra
Associazione Nazionale Politicando
Per il Bene Comune
Federazione dei Verdi (Angelo Bonelli)
Partito dei Comunisti Italiani (Oliviero Diliberto)
Partito Animalista Italiano (Cristiano Ceriello)
Partito della Rifondazione Comunista (Paolo Ferrero)
Partito Socialista Italiano (Riccardo Nencini)
Sinistra Democratica
Movimento per la Sinistra
Unire la Sinistra
Union Valdotaine
Carc, Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo
Partito Comunista dei Lavoratori (Marco Ferrando)
Partito Comunista Internazionalista
Partito dei Socialdemocratici
Partito Socialista Democratico Italiano (Mimmo Magistro)
Partito di Alternativa Comunista
Partito Marxista Leninista Italiano
Socialismo Nazionale
Lega Italia
MRSI Movimento Ricerca Scientifica Italiana
Nuovo Partito d’Azione
Sinistra Critica
Forza Nuova (Roberto Fiore)
La Destra (Francesco Storace)
Movimento sociale Fiamma Tricolore
Alleanza Monarchica
Movimento Fascismo e Libertà
Movimento Idea Sociale
Nuovo MSI-Destra Nazionale
Partito Pensionati
Federazione dei Liberali Italiani
No Euro
Partito Democratico Cristiano
Partito Umanista (Tony Manigrasso)
Patto dei Liberaldemocratici
Pensionati Uniti
Popolari Democratici
Popolari UDEUR
Popolari per il Sud
Popolari Uniti
Consumatori Uniti
Sinistra nazionale
Movimento di Azione Popolare
Nuovo Ordine Nazionale
Movimento Libertario
Unione Nazionale
Rete Liberal - Sgarbi
L'elenco è aggiornato alle ore 21,10 del 15 novembre 2010. Ci scusiamo per eventuali mancanze e omissioni.
Elenco dei luoghi definiti "degli orrori" dalla cronaca nera dei giornali
(legge Silvio Orlando)
Il pozzo degli orrori
La cantina degli orrori
Il garage degli orrori
La camera degli orrori
La villa degli orrori
La villetta degli orrori
La chiesa degli orrori
L'asilo degli orrori
L’asilo nido degli orrori
La scuola degli orrori
L'ospedale degli orrori
La clinica degli orrori
L'orfanotrofio degli orrori
Il parcheggio degli orrori
L'università degli orrori
La fattoria degli orrori
La cascina degli orrori
Il lago degli orrori
Il borgo degli orrori
Il call-center degli orrori
Elenco di cose che non avevamo previsto e che invece sono accadute
(leggono Fabio Fazio e Silvio Orlando)
che dopo trent’anni non si sapesse ancora cosa è successo a Ustica
che l’erede dei Savoia vincesse "Ballando sotto le stelle"
che arrivando a Milano si arrivasse in Padania
che un ex presidente della Camera presentasse "Bisturi"
che Gheddafi piantasse le tende nel centro di Roma
che Enzo Biagi venisse accusato di fare un uso criminoso della tivù
che un uomo che voleva mettere nel cesso la bandiera italiana, diventasse ministro della Repubblica Italiana
che Mike Bongiorno non ci fosse più
che quelli di sinistra fossero entusiasti prima di Indro Montanelli e poi di Gianfranco Fini
che ci fosse il family day. E che il family day fosse capeggiato da tutti divorziati
che davanti al parlamento italiano sindaci e ministri si abbuffassero di pajata e di polenta
che nei supermercati si trovassero mozzarelle tedesche blu
che la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista si unissero in un solo partito, e uniti perdessero
che si potesse dire di una ragazza in coma da diciassette anni: "mi hanno detto che può procreare"
che uno scrittore, per aver scritto un libro, dovesse andare in giro con sette uomini di scorta
che la nipote di Mubarak passasse una notte in questura a Milano
che la nipote di Mubarak non fosse la nipote di Mubarak
Elenco dei pensieri, delle annotazioni, delle sensazioni di Demir e Suzana Sufali appena sbarcati sulle coste pugliesi dalla nave Vlora nel 1991
(legge Luciano Ligabue)
Finalmente il porto, finalmente si tocca terra.
Così tanta gente come farà a trovare una sistemazione?
E' stato un errore, torniamo indietro.
I bisogni primari.
I sacchetti con panini e bottigliette d'acqua preparati dai volontari.
A quest'ora dovrei essere con i miei alunni.
Perché chi ci aiuta porta le mascherine?
Una donna incinta, visibilmente stremata, cerca di calmare i suoi due bambini.
Questa giornata non finirà mai!
Ritrovare così tante persone conosciute.
Gli sguardi buoni, sbalorditi, confortanti e curiosi dei nostri soccorritori.
Un signore che ci porta a casa sua, ci fa usare il suo bagno e ci fa indossare vestiti puliti.
Elenco dei motivi per cui è contenta che i suoi genitori abbiano scelto la cittadinanza italiana
(legge Gemmi Sufali, figlia di Demir e Suzana sbarcati dalla nave Vlora)
Perché sono stata concepita a Capo d'Orlando, in Sicilia e sono nata a Treviglio, in Lombardia.
Perché so che le origini della mia famiglia non vengono cancellate.
Perché parlo l'italiano meglio dell'albanese.
Perché adoro la cucina italiana, la musica italiana e la storia dell'Italia.
Perché l'Italia è bella.
Perché non ci tenevo a frequentare a scadenze fisse una questura animata spesso da funzionari poco cortesi.
Perché quando, dopo un viaggio all'estero, torno in Italia, sento di tornare a casa.
Perché con la cittadinanza è più semplice trovare lavoro.
Perché posso votare.
Perché io sono italiana.
Elenco dei suoi tentativi di trovar lavoro e delle relative risposte
(legge Laura Conte, laureanda disoccupata)
Tentativo con azienda agricola. Risposta: No, siamo obbligati a rivolgerci alle ditte che ci forniscono il personale
Tentativo con un supermercato. Risposta: parliamoci chiaro, i curriculum vengono selezionati per età e a me conviene prendere una di 19 anni perché non ci pago quasi nulla.
Tentativo di essere assunta per pulire stalle. Risposta: ci vuole esperienza.
Tentativo presso un’azienda di distribuzione prodotti da frigo. Risposta: no ora si va incontro all’inverno e si vende meno
Tentativo con un bar. Risposta: no, forse a Natale, altrimenti ad Aprile.
Tentativo presso un Hotel. Risposta: no, il personale è al completo.
Tentativo di essere assunta come hostess promoter. Risposta: devi essere alta almeno 1.70
Elenco degli sgomberi subiti da Cristina, 10 anni, Rom, iscritta alla sua scuola
(legge Flaviana Robbiati, maestra)
19 novembre 2009: sgomberata del campo di via Rubattino. Perde molti vestiti ma le maestre salvano la sua cartella conservandola a scuola.
20 novembre 2009: allontanata da un edificio abbandonato a Segrate.
21 novembre 2009: allontanata da un capannone fatiscente sotto la tangenziale. Perde un mese di scuola
2010. 2 febbraio: Altro sgombero. Cristina perde alcuni giocattoli e altri giorni di scuola.
4 febbraio: allontanata da Quarto Oggiaro, torna a Segrate in un capannone. Altri giorni di scuola persi.
24 febbraio: sgomberata dalla tenda dove viveva con la famiglia, in zona Bovisasca.
25 febbraio: definitivamente sgomberata dalla zona della Bovisasca.
10 marzo: allontanata dall'area di via Durando.
6 aprile: allontanata da Segrate.
7 settembre: sgomberata dell'area ex Innocenti di via Rubattino
8 settembre: allontanata da via delle Regioni a Segrate.
9 settembre: dorme per strada in zona Lambrate, ma al mattino è allontanata.
10 settembre 2010: allontanata dal ponte della tangenziale di Rubattino.
21 ottobre 2010: sgomberata dal campo di Segrate. Nello sgombero perde la cartella.
Da giovedì 21 ottobre 2010, Cristina e la sua famiglia dormono in vari punti della città e sono sgomberati tutti i giorni.
Elenco dei più consumati luoghi comuni sulla politica
(legge Fabio Fazio)
La politica è una cosa sporca
Sono tutti ladri
Quando arrivano a Roma, sono tutti uguali
In televisione fanno finta di litigare, poi vanno a mangiare insieme
Se stanno sempre in tivù, ma quando lavorano?
Destra e sinistra sono la stessa cosa
È tutto un magna magna
Hanno il barbiere pagato a Montecitorio
Viaggiano in treno gratis
Gli trovano sempre il posto in aereo
Le mogli vanno a fare la spesa con le auto blu
Perché non si abbassano lo stipendio prima loro?
Vanno in parlamento, se va bene, due giorni a settimana
Se uno sa fare qualcosa non fa il politico
Non si occupano dei problemi veri della gente
Prova a chiedere a un politico quanto costa un litro di latte
Cambiano i suonatori, ma la musica è sempre quella
La politica una volta era passione, adesso è un mestiere
Prima delle elezioni vengono al mercato sotto casa poi non li vedi più
Questa è l'ultima volta che vado a votare

(legge il segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani)
La sinistra è l’idea che se guardi il mondo con gli occhi dei più deboli, puoi fare davvero un mondo migliore per tutti.
Abbiamo la più bella costituzione del mondo, la si difende ogni giorno e il 25 aprile si fa festa.
Nessuno può star bene da solo: stai bene se anche gli altri stanno un po’ bene. Se pochi hanno troppo e troppi hanno poco, l’economia non gira, perché l’ingiustizia fa male all’economia.
Si vuole un mercato che funzioni, senza monopoli, corporazioni, posizioni di dominio, ma ci sono beni che non si possono affidare al mercato: la salute, l’istruzione, la sicurezza.
Il lavoro non è tutto, ma questo può dirlo solo chi un lavoro cel’ha. Il lavoro è la dignità di una persona: sempre. E sopratutto quanto hai 30 anni e hai paura di passare la vita in panchina. Ma chiamare flessibilità una vita precaria è un insulto. E allora un’ora di lavoro precario non può costare meno di un’ora di lavoro stabile.
Chi non paga le tasse mette le mani nelle tasche di chi è più povero di lui. Se 100 euro di un operaio, di un pensionato, di un artigiano pagano di più dei 100 euro di uno speculatore, vuol dire che il mondo è capovolto.
Davanti ad un problema serio di salute non ci può essere né povero né ricco né calabrese, né lombardo, né marocchino: si fa con quel che si ha, ma si fa per tutti.
L’insegnante che insegue un ragazzo per tenerlo a scuola è l’eroe dei nostri tempi: indebolire la scuola pubblica vuol dire rubare il futuro ai più deboli.
La condizione alla donna è la misura della civiltà di un paese: calpestarne la dignità è l’umiliazione di un paese.
Dobbiamo lasciare il pianeta meglio di come l’abbiamo trovato perché non abbiamo il diritto di distruggere quello che non è nostro e l’energia va risparmiata e rinnovata sgombrando la testa da fanta-piani nucleari.
Il bambino figlio di immigrati che è nato oggi non è né immigrato né italiano. Dobbiamo dirgli chi è: lui è un italiano.
Se devo morire attaccano per mesi a 1000 mesi non può deciderlo il parlamento, perché un uomo resta un uomo con la sua dignità, anche nel momento della sofferenza e del distacco.
C’è un modo per difendere la fede di ciascuno, per garantire le convinzioni di ciascuno, per riconoscere la condizione di c iascuno. Questo modo, irrinunciabile, si chiama laicità.
Per guidare un’automobile – che è un fatto pubblico – ci vuole la patente – che è un fatto privato. Per governare – che è un fatto pubblico – bisogna essere persone per bene, che è un fatto privato.
Chi si ritiene di sinistra, chi si ritiene progressista deve tenere vivo il sogno di un mondo in pace senza ovvie violenze e deve combatterle contro la pena di morte, la tortura, ogni altra sopraffazione fisica o morale e ogni illegalità.
Essere progressisti significa combattere l’aggressività che ci abita dentro, quella del più forte sul più debole, dell’uomo sulla donna, di chi ha potere su chi non ne ha. E prendere la parte di chi ha meno forza e meno voce.
Qui finisce il mio tempo, ma non certo il mio elenco. Grazie.
Elenco dei valori della destra
(legge il Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini)
Per la destra è bello, nonostante tutto, essere italiani. Perché è un piccolo privilegio, perché a Milano come a Palermo, la nostra patria ha un patrimonio paesaggistico e culturale che il mondo ci invidia. Anche per questo, anche nel 2010, essere di destra vuol dire innanzitutto amare l’Italia e aver fiducia negli italiani: nella loro capacità di sacrificarsi, di lavorare onestamente, di pensare senza egoismi al futuro dei propri figli, di essere solidali e generosi.
Perché per la destra sono innanzitutto generosi i militari che in Afghanistan ci difendono dal terrorismo, come lo sono le centinaia di migliaia di connazionali, donne e uomini, che ogni giorno – e gratis – fanno volontariato per aiutare gli anziani, gli ammalati, i più deboli.
E per la destra sono solidali e quindi meritevoli di apprezzamento le tante imprese e le tante famiglie che danno lavoro agli immigrati onesti i cui figli, domani, saranno anch’essi cittadini italiani, perché la patria – da qualche tempo non è più soltanto la Terra dei Padri.
Ma oggi, nel 2010, per crescere insieme, per essere davvero unito, per sentirsi una comunità nazionale, il nostro popolo non può contare solo sulla sua proverbiale, generosa laboriosità: gli italiani hanno bisogno di istituzioni politiche autorevoli, rispettate, giuste. Per questo destra vuol dire senso dello stato, etica pubblica, cultura dei doveri.
Per la destra lo stato deve essere efficiente, ma non invadente. Deve spendere bene il denaro pubblico, senza alimentare burocrazie e clientele.
Per la destra è lo stato – e solo lo stato – che deve garantire che la legge è davvero uguale per tutti, che deve combattere gli abusi, il malcostume, che deve valorizzare l’esempio degli italiani migliori.
Per questo, ad esempio, per la destra, si dovrebbe insegnare fin da scuola ai più giovani che due magistrati come Falcone e Borsellino sono davvero degli eroi, perché sarà grazie al sacrificio loro e di tanti umili servitori dello stato che un giorno la nostra Italia sarà più pulita, più libera, più bella. Perché sarà un’Italia più responsabile, più attenta al bene comune, più consapevole della necessità di garantire che chi sbaglia paga, prima o poi, e chi fa il proprio dovere viene premiato.
La destra sa che senza l’autorevolezza e il buon senso delle istituzioni, senza l’autorità della legge, senza una democrazia trasparente ed equilibrata nei suoi poteri, non c’è libertà, ma solo anarchia, prevalenza dell’arroganza e della furbizia, a tutto discapito dell’uguaglianza dei cittadini.
Per la destra l’uguaglianza dei cittadini deve essere garantita nel punto di partenza, al nord come al sud, per gli uomini come per le donne, per i figli degli imprenditori come per i figli degli impiegati e degli operai. Da questa vera uguaglianza, l’uguaglianza delle opportunità, la destra vuole costruire una società in cui il merito e le capacità siano i soli criteri per selezionare una classe dirigente.
La destra vuole un paese in cui chi lavora di più e meglio, viene pagato di più; un paese in cui chi studia va avanti; un paese in cui chi merita ottiene i maggiori riconoscimenti.
Insomma, la destra vuole un’Italia che ha fiducia nel futuro, perché – a ben vedere – ha fiducia in se stessa. E non la dobbiamo costruire dal nulla: questa Italia migliore c’è già. Dobbiamo soltanto far sentire la sua voce, la sua voce profonda. E anche questo è il compito della destra.
Elenco parziale delle polizie che hanno fermato il Signor Paolo Rossi, attore
(legge Fabio Fazio)
Anno scolastico 70/71 a Ferrara lo studente Paolo Rossi, dell’istituto tecnico……, dopo una manifestazione studentesca, viene fermato dai carabinieri mentre scende da un filobus…
Preso dall’entusiasmo Paolo cercò di dirottare il filobus per compiere un atto dimostrativo. I carabinieri e l’autista gli spiegarono che un filobus non può cambiare percorso, lo mandarono a casa, però a piedi.
New York, settembre del 1995, aeroporto di Newark, al controllo passaporti in entrata, Rossi, viene fermato da due poliziotti e tradotto all’ufficio immigrazione
Questa è la versione di Paolo: 4 - Una volta, quando andavi negli stati uniti, dovevi assolutamente, prima di scendere dall’aereo, compilare un questionario molto serio che conteneva domande molto serie, tipo:
Sei un terrorista?
Sei comunista?
Stai importando clandestinamente carne di maiale?
io ho risposto diligentemente: non sono un terrorista però ho mangiato un panino con la mortadella portato da casa, in volo!
mi hanno interrogato, ci ho messo un po’ a spiegare cos’e’ la mortadella, poi mi hanno rilasciato!
Cuba. Aeroporto di Varadero. Mezz’ora prima di prendere l’aereo, per tornare in Italia, due guardie aeroportuali si avvicinano a Rossi, lo guardano e gli ritirano il passaporto
Dice Paolo: Non ho mai capito perché. Però ho ricomprato il mio passaporto con cinquanta dollari e sono partito in orario!
Infine l’episodio più oscuro: Primavera del 1975 sull’autostrada Bologna/Ferrara - posto di blocco. una pattuglia della Polstrada ferma una Nsu Prinz verde sospetta. Alla guida un neopatentato Rossi, sul sedile dietro un quantitativo di strana erba. Rossi è molto convincente… fa presente che è muschio per il presepe. Era Aprile...
Elenco delle definizioni di Eluana Englaro date dai suoi cinque amici, le uniche persone che possono dire di averla conosciuta veramente
(legge Fabio Fazio)
Sabrina: Profonda Semplice entusiasta carismatica cristallina esplosiva esuberante egocentrica brillante energica generosa…tutto questo ed altro ancora era la mia amica Eluana Englaro
Cristina: Una persona che dava tutto per tutti, che avrebbe aiutato chiunque glielo avesse chiesto
Laura: Solare indipendente decisa e fragile nello steso tempo, aperta e altruista circondata da amici, ne aveva un milione, in apparenza, ma pochi a cui mostrava la vera Elu
Nicola: In definitiva, quali che fossero le apparenze esteriori o le circostanze dell’incontro, Eluana dava sempre l’impressione di aver colto l’incredibile bellezza che si nasconde dentro ogni essere umano
Francesca: Eluana era una ragazza allegra e vivace sempre sorridente piena di vita e insofferente alle regole che le venivano imposte da chiunque
Elenco delle cose di Eluana che i suoi genitori hanno sempre saputo di lei
(legge Beppino Englaro)
Il suo desiderio di libertà rispetto a tutto quello che lei avvertiva come violenza. Chi non l’ha mai conosciuta forse non lo potrà mai comprendere
Eluana conosceva nello specifico la condizione che la sorte le ha poi riservato
Il suo "NON A ME, RICORDATEVELO" non poteva non essere rispettato fino in fondo.
Eluana era una giovane consapevole e informata con idee e principi personali molto chiari riguardo la sua vita
Il rispetto verso sé stessi e gli altri era nel DNA di Eluana.
Mai avrebbe voluto vivere senza priva di coscienza e mai avrebbe tollerato la continua profanazione del suo corpo
Noi genitori le abbiamo dato solo voce: se avesse potuto esprimersi, lo avrebbe fatto lei.
Elenco di alcuni principi di diritto sanciti dalla Corte di Cassazione proprio in seguito alla vicenda di Eluana Englaro
(leggono Fabio Fazio e Beppino Englaro)
Il rappresentante legale deve decidere non "al posto dell’incapace", né "per l’incapace", ma "con l’incapace", ricostruendo la presunta volontà del paziente incosciente prima del cadere in tale stato.
Il consenso informato costituisce legittimazione e fondamento del trattamento sanitario. Senza il consenso informato l'intervento del medico è sicuramente illecito anche quando è nell'interesse del paziente.
Non è attribuibile al medico un generale "diritto di curare" a fronte del quale non avrebbe alcun rilievo la volontà dell'ammalato
Il rifiuto delle terapie mediche, anche quando conduce alla morte, non può incontrare un limite e non può essere scambiato per eutanasia. Tale rifiuto esprime piuttosto la scelta dell'ammalato che la malattia segua il suo corso naturale.
Va rispettata la persona che ritiene di poter essere tenuta in vita artificialmente. Allo stesso modo va rispettata la persona che ritiene di non poter accettare una vita priva di relazioni con il mondo esterno.
Chi versa in stato vegetativo è a tutti gli effetti persona in senso pieno, che deve essere rispettata e tutelata nei suoi diritti fondamentali.
Elenco delle ultime parole di Piergiorgio nel giorno più importante delle sua vita
(legge Mina Welby)
Tu stasera non piangere.
Sono stato bene con te, e tu?
Non essere triste!
C’hai da fa’, il Calibano deve andare avanti.
Morire non è uno scherzo.
Quando sarò morto fate quello che volete.
Pensa a mamma!
Questa sera sarà meglio che non mi preparari più nulla da mangiare, dammi solo dell’acqua.
Prima che vengono tutti rinfrescami il viso.
A Marco Pannella: Vecchio bestione, ti voglio bene.
Metti Vivaldi
Elenco degli incontri che mi hanno insegnato qualcosa
(Don Andrea Gallo)
Quello con un Cardinale che mi rimproverava per le mie frequentazioni con trans, prostitute, drogati, barboni, malavitosi, cortei dei centri sociali, precari, quasi come scandalo dei fedeli, ho risposto: "Scusi Eminenza, ma Gesù come si sarebbe comportato?". Il Cardinale mi redarguì: "Ah, se la metti su questo piano...". "Eminenza, ma un cristiano su che piano la deve mettere?".
L'incontro con Giovanni Impastato.
Padre Dossetti mi diceva scherzando: "Don Andrea, devi dire ai giovani che se hanno fatto cilecca con i comandamenti rispettino almeno la Costituzione".
Un amico che mi raccontò una barzelletta. A tavola, un prete cattolico e un rabbino. Arriva una bistecca di maiale, e il rabbino dice al prete che non può mangiarla. Spontaneamente quello gli risponde: "non sai cosa ti perdi". Nel congedarsi il rabbino dice al prete: "Mi saluti la moglie". E lui: "Sono prete cattolico, non posso avere moglie": E il rabbino: "Non sai cosa ti perdi".
Fabrizio De André mi disse: "Don, sai perché ti voglio amico? Perché ho capito che non vuoi spedirmi in paradiso per forza".
Un senatore mi propose di essere un testimonial per i giovani contro la droga. Lo slogan era: chi fuma lo spinello si buca il cervello". Risposi: "Senatore, tu non hai bisogno di fumare lo spinello".
"Don Milani – chiesi – che cos'è la politica?". "Sortire tutti insieme dai problemi, con una peculiarità: partire dagli ultimi".
Incontro degli incontri nel Niger. Avanza una giovane nera con un sacco pesante in spalla gocciolante. "Ma ragazza - chiedo – non è pesante per te?!". "Non è un peso. E' il mio fratello, morto in uno scontro tribale".