"E sarò me stesso finché ci sarò. Con il braccio teso ti saluterò! Son della resistenza bianca, il mio domani so qual è, non posso più tornare indietro, il mio destino seguirò!". È il ritornello di Resistenza Bianca, l'inno dei milanesi Malnatt, una delle band che animerà il raduno europeo degli Hammerskin organizzato a Milano sabato 29 maggio.
Sono il fronte legale della destra più estrema, quella che raccoglie il consenso dei giovani neonazisti. E a Milano ci saranno tutti: nel 2010 ricorrono infatti i vent'anni di "reale e fedele fratellanza" e a Milano, dove c'è la sezione madre per l'Italia, sono attesi migliaia di partecipanti da tutta Europa. La città si prepara a vivere un sabato di tensione, con la sinistra antagonista mobilitata e il rischio di provocazioni reciproche.
Solo su Facebook, gli iscritti all'evento sono più di cinquecento, ma la locandina del grande concerto è ben visibile sui siti ufficiali dei Blood Honour inglesi o dei blog spagnoli o francesi simpatizzanti con l'estrema destra. Oltre ai Malnatt, i cui cd sono prodotti dalla Skinhouse stessa e che probabilmente saranno la colonna sonora del raduno con il loro ultimo album "La parola suona, l'esempio tuona", sul palco saliranno i White Resistance, band di formazione tedesca tra le cui hit troviamo una canzone dedicata ad Ian Stuart, considerato un "eroe della razza bianca" morto nel 1993, gli italiani Bullets, autori di brani come "Born to kill" e "Adunata", gli ungheresi Vérszerzodés, la cui "Spandau Mártírja" è ispirata alla figura del gerarca nazista Rudolf Hess e i veterani Frontalkraft, ormai sulle scene da parecchi anni e sostenitori delle organizzazioni nazionaliste tedesche.
Gli Hammerskin, il cui simbolo sono due martelli incrociati tra loro (secondo qualcuno rappresentano l'arma per abbattere i muri che proteggerebbero le minoranze etniche e religiose), nascono negli Stati Uniti, dove sono apparsi per la prima volta negli anni Ottanta. Da Dallas a Detroit passando per Chicago e l'Oklahoma, hanno dato vita ad una vera e propria rete di skinheads, esportata poi in giro per il mondo.
Sul loro sito si definiscono un gruppo senza leader di donne e uomini, operai, studenti, imprenditori, padri e madri di famiglia che hanno adottato uno stile di vita incentrato sul potere dei bianchi. Il contagio in Europa è stato rapido: sono bastati pochi anni per far sì che dalla Svezia al Portogallo spuntassero numerosi gruppi. Con in testa il mito e la simbologia nazista o fascista, tatuaggi e muscoli a volontà, gli Hammerskin inneggiano alla superiorità della razza bianca e sono uniti da un motto di poche parole: "Dobbiamo assicurare l'esistenza del nostro popolo e il futuro per i Bambini Bianchi".
Un'élite ariana, formata da pochi eletti rispettati da tutti gli altri skinheads che, per entrare, devono dimostrare di credere e di vivere secondo valori e regole ben prestabilite. Feste, concerti e barbecue sono momenti collettivi indispensabili per fare "gruppo", per cementare amicizie e rapporti la cui solidità è alla base della sopravvivenza stessa di queste formazioni. Il cameratismo è messo in mostro sui siti foto e video esplicite: braccia tese, tatuaggi esibiti, birra in mano, anfibi in bella vista, bambini che corrono qua e là, anche se, forse per non esporsi troppo, il più delle volte le espressioni felici ed estasiate dei visi degli Hammerskin sono coperte e irriconoscibili. E, di sottofondo, la musica delle numerosissime band rock o metal legate al movimento, i cui testi sono un inno alla supremazia bianca nei confronti di ebrei, neri o musulmani.
A Milano gli Hammerskin sono direttamente collegati alla Skinhouse, il loro punto di ritrovo a Bollate alla periferia nord del capoluogo. L'European Hammerfest non si terrà nella Skinhouse, tengono a precisare i promotori, ma ad oggi, almeno ufficialmente, il luogo esatto di ritrovo non è ancora stato comunicato alle decine di simpatizzanti che richiedono informazioni su Facebook o sui blog. Perché si sa, i loro raduni non passano certo inosservati, e anche a Milano si sono levate parecchie voci di protesta per il concerto del 29 maggio: meglio dunque mantenere il tutto segreto, almeno finché è possibile, soprattutto visto le tensioni nate durante il corteo di Forza Nuova del 22 maggio scorso.
Politica
27 maggio, 2010Inneggiano alla superiorità della 'razza bianca', ostentano muscoli e tatuaggi e si definiscono un gruppo senza leader. Sono gli Hammerskin, una vera e propria rete di skinheads. Che si raduna a Milano
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