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Cultura
luglio, 2010

Più giustizia, anche sommaria

Quello che è successo finora in Sudafrica rivela che il calcio è uno sport in attesa di nuove regole. Magari ispirandosi al rugby. E possibilmente valutando gli arbitri con un oculista prima di mandarli in campo

In questa fase del Mondiale che precede la grande battaglia delle semifinali si dovrebbe parlare di pronostici, ma pare che sia obbligatorio azzeccarli, sennò passi per pirla. Perciò, in attesa della giusta ispirazione, è il momento di affrontare la questione delle questioni: le regole.

I lettori di RdM sono molto attenti alle regole e hanno protestato, qui e là, verso certe interpretazioni delle partite.

Facciamo due passi indietro e torniamo su Ghana-Uruguay. Suarez, autore del fallo da rigore che ha buttato fuori gli africani, è stato squalificato per un turno e potrà giocare una delle due finali. Questo è ridicolo. Non solo la sua parata a due mani sulla linea di porta al 120? è profondamente antisportiva, non solo le sue lamentele dopo il fallo sono state una provocazione per chi ama il calcio, non solo – come previsto – è stato trasformato nel nuovo Bolivar, ma la sua scorrettezza ha ricevuto un castigo minimo. C'è quasi da augurarsi che, grazie a un ricorso, possa giocare la semifinale contro l'Olanda.

Soluzioni? La convalida del gol in casi simili diventa elementare. Basket e rugby insegnano

. L'alternativa in termini di giustizia sommaria è che l'arbitro faccia ribattere il rigore finché la squadra danneggiata non segna.

Tre passi indietro e torniamo sul gol fantasma di Germania-Inghilterra. Anche questo è un danno così grave in una partita da non potere essere più tollerato. Soluzioni? Tutte tranne la moviola in campo. Si può mettere un tizio sulla linea. O il chip nel pallone. O anche preparare gli arbitri e gli assistenti in modo che non siano gli unici a non vedere ciò che due miliardi di persone hanno visto in diretta e senza replay.

Nella stessa giornata di Germania-Inghilterra, il sempre sopravvalutato Rosetti ha fornito un bell'esempio di incompetenza. Si è persino consultato con Ayroldi prima di convalidare a Tévez un gol in colossale fuorigioco durante Messico-Argentina. In risposta all'osservazione di un commento, si fa notare che il fuorigioco non può paragonarsi alla parata di Suarez. Nessuno si mette volontariamente in fuorigioco e questo fallo non può essere sanzionato con ammonizione ed espulsione, per fortuna di Pippo Inzaghi.

Infine, Batres. L'arbitro guatemalteco di Paraguay-Spagna ha completamente perso la testa nel giro di pochi secondi. Ha dato un rigore giusto al Paraguay. Cardozo se lo è fatto parare con quattro giocatori spagnoli entrati di tre metri in area. Andava ribattuto.Un minuto dopo ha dato un altro rigore giusto alla Spagna, ma il fallo era da ultimo uomo e doveva portare all'espulsione. Xavi Alonso ha segnato il primo tentativo con un paio di giocatori entrati in area di pochi centimetri. L'arbitro ha fatto ribattere. Sulla respinta il portiere ha commesso un secondo fallo da rigore ed espulsione. Invece, no. Angolo per la Spagna.

Poi ci sono le regole fuori dal campo. Una, non scritta, vorrebbe che chi sbaglia paga. Il calcio è piuttosto meritocratico. In Francia, i responsabili del fallimento mondiale sono stati eliminati, dal presidente della federcalcio all'allenatore, fino al capitano Evra. Tutti fuori. In Italia? Se ne va chi vuole, se proprio vuole e ha già un altro posto pronto.

La prima nuova regola della nazionale di Prandelli sembra l'apertura delle porte agli oriundi. Questo è un dibattito molto sentito dai lettori di RdM. Una volta di più, bisogna tornarci.

Questo blog si è espresso in modo radicale contro gli oriundi. Significa, in breve, che la nazionale non ha bisogno di calciatori (Thiago Motta, Zarate, Amaury) troppo scarsi per essere selezionati da Argentina e Brasile. Se c'è bisogno di mediocri, ne abbiamo già tanti con il marchio Igt. Questo varrebbe anche per il campionato, ma almeno lì c'è la scusa ufficiale che i brocchi stranieri costano meno dei brocchi italiani.

Naturalmente, è una balla anche questa. La maggior parte degli acquisti di stranieri ignoti e scadenti serve ai club per costituire fondi neri fuori dall'Italia.

Ps Berlusca ha ragione. Parlare di regole mette sempre di malumore. Prima e penultima volta. Ecco l'ultima. Spiace polemizzare, ma a proposito di Ghana-Uruguay questo blog è stato accusato di avere trattato gli uruguaiani come un popolo di ladri. Mille euro di premio a chi trova nel post incriminato una frase di questo tipo. Se invece ho ragione io, un consiglio: andate a procurarvi i romanzi di Mario Benedetti, grande scrittore uruguaiano (e non uruguagio, altrimenti Balzac è un grande scrittore fransè, Tolstoj è ruski e Shakespeare inglisc).

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