Vogue Fashion Night: fino all'alba negozi aperti, vetrine scintillanti, dj set, party per le strade. E sorpattutto la libertà per tutti di osare con il proprio guardaroba
Tacchi alti, maxi bag, copricapo panama e minigonna. Era questo il dress code perfetto per la Vogue Fashion Night, la serata evento che il 9 settembre ha trasformato il centro di Milano in una passerella aperta a tutti.
Via Montenapoleone, via Manzoni e dintorni sono state prese letteralmente d'assalto da migliaia di appassionati di moda, esperti del settore ma soprattutto di curiosi, attirati dallo scintillio di questo mondo e dalle decine di star che hanno prestato il loro volto, e la loro presenza, alla serata. Più di 500 negozi dei sogni hanno aderito all'iniziativa lanciata da Vogue, la Bibbia della moda, un evento che ha visto la beneficenza unirsi allo shopping esclusivo e sfrenato. Moltissime marche prestigiose, da Missoni a Bottega Veneta, hanno infatti messo in vendita accessori e creazioni ideate appositamente per l'occasione, il cui ricavato è andato ad "Adotta un albero", la causa promossa dal Comune di Milano per la riqualificazione urbana della città. Oggetti già diventati di culto, come anche le magliette simbolo della notte più lunga della moda, create appositamente dagli organizzatori e autografate dai super ospiti coinvolti, tra cui Lapo Elkann ed Eleonora Abbagnale o dai grandi nomi della moda come Roberto Cavalli o Anna Molinari.
Boutique aperte fino a tarda notte, feste esclusive e dj set dalle griffes più prestigiose, bicchieri di champagne, musica d'atmosfera e luci al neon, il tutto per allietare una serata di shopping a cinque stelle. E la parola d'ordine: osare, o quantomeno tentarci. Giovani dandy e giovanissime fashion victim trasformatesi per una sera in Carrie Bradshaw, l'eroina tutta moda e scarpe di Sex and City.
Tacchi vertiginosi su cui camminare in equilibrio per le strade affollate, cappellini e foulard, microabiti e borse glamour: per una sera tutto è stato concesso, non solo alle numerose modelle presenti. Da Versace, in vetrina al posto dei manichini in plastica, algide veneri in carne ossa indossavano le creazioni della grande maison, mentre da Intimissimi Luca Argenetero, il testimonial della griffe italiana, firmava autografi alle fan adoranti. Emo, neo punk, signorine bon ton e nuovi hippies. La Vogue Fashion Night è stata l'occasione perfetta per tirar fuori dall'armadio anche i capi più strani, quelli che non si sa mai quando mettere, per sfilare per la città sentendosi Gisele per una notte.
Tantissimi gli stranieri, molti dei quali sono già in volo per New York per rivivere la stessa emozione questa sera, quando l'appuntamento verrà replicato per le strade della Grande Mela. Prima è stata la volta di Londra e Parigi, poi la maratona ideata da Anna Wintour, la potente direttrice di Vogue America, toccherà diversi Paesi per concludersi il 16 settembre.
foto e testi a cura di fpsmedia.it