C'è chi lo ama, chi lo odia, chi lo ignora e chi lo patisce come un umiliante supplizio annuale. E non potrebbe essere altrimenti, gli ingredienti ci sono tutti: dalla festa pagana delle origini, piuttosto esplicita e mirata alla fertilità, alla scesa in campo, ragionata e postuma, di San Valentino, che nello stesso mese di quei gioiosi baccanali, più esattamente il 14 febbraio del 273, moriva da martire cristiano.
L'amore, ammoniva la Chiesa, si poteva ancora festeggiare, ma in modo più consono. Si era ben lungi comunque dal prevedere la deriva merceologica che la festa avrebbe seguito nel terzo millennio, in perfetta sintonia con altre derive confinanti.
Ma invece di fare semplicemente finta di niente, si potrebbe omaggiare questa giornata in modo diverso? Magari antagonista.
Un buon sistema per schivare attivamente il santo caria denti senza tornare ad adorare il dio Lupercus dei riti pagani, potrebbe essere un viaggio in un paese musulmano, dove il patrono di Terni, degli innamorati e degli epilettici è poco stimato e dove il merchandising vermiglio che accompagna la sua celebrazione è stato messo al bando: in India e in Pakistan musulmani e induisti hanno condannato apertamente il giorno della lussuria e i militanti dello Shiv Sena hanno fatto falò delle cartoline piene di cuoricini. Un'ostilità appena ribadita dal governo iraniano che il mese scorso ha proibito la produzione e la vendita di cartoline, scatole e cuscini a forma di cuore o cosparsi di rose rosse, feticci – piuttosto richiesti - della corruzione occidentale.
Un invito per un San Valentino diverso arriva dagli statunitensi Marriage Equality, Get Equal ed altre associazioni affini che faranno della giornata un'occasione per chiedere l'estensione del matrimonio alle coppie omosessuali: un'azione semplice, che consiste nel richiedere la licenza matrimoniale agli uffici di competenza, perché non c'è niente che rappresenti meglio, spiegano, la discriminazione contro le unioni omosessuali dello spettacolo di coppie di vecchia data, con figli e spesso anche nipoti al seguito, allontanate dagli impiegati per fare spazio a quelle regolari. Per chi voglia unirsi alla manifestazione pacifica appuntamenti confermati a San Francisco, Los Angeles, Houston, Denver, Sacramento, Columbus e molte altre città.
Mentre più spensierati San Valentino gay seguono più o meno le traiettorie classiche del turismo internazionale, con l'appoggio di organizzazioni dedicate, un invito singolare per un festeggiamento davvero diverso arriva dall'Orp, l'Opera Romana Pellegrinaggi, che propone un "San Valentino a Lourdes, in vista dell 11 e del 14 febbraio, ricorrenza della prima e della seconda apparizione della Vergine Maria a Bernadette Soubirous". Un viaggio dell'anima, spiegano gli organizzatori, che quest'anno presenta una novità: l'invito rivolto a coppie di sposi e di fidanzati a trascorrere un San Valentino "alternativo" al Santuario ai piedi dei Pirenei. La tre giorni prevede la partecipazione alla fiaccolata e alla Via Crucis e il rinnovo delle promesse matrimoniali.
Succede un po' di tutto in quella stucchevole giornata, e un po' a tutte le latitudini. In Corea del Sud il 14 febbraio, il Giorno Bianco dei doni e dei cioccolatini, è seguito il 14 aprile da un Giorno Nero, in cui le donne che due mesi prima non hanno ricevuto niente vanno al ristorante cinese a mangiare black noodles.
A New York ci sarà il Date My Friend Party, una festa per single alla quale ci si deve presentare muniti di amici dello stesso sesso da proporre agli altri invitati: l'ingresso costa 30 dollari e il ricavato della serata finanzierà il nuovo spettacolo teatrale dell'attrice comica Michelle Slonim. "Michelle's Man Hunt", per restare in tema. Doha aprirà con maggior convinzione le porte dei suoi centri commerciali. A Bangkok si cenerà in crociera. Alla Roy Thomson Hall di Toronto si ascolterà una rassegna di ottimo jazz.
Alla Tate Gallery di Londra sono previsti Tours for Two. Un blog di Cape Town suggerisce di prendere il sole con mutandine dotate di ritaglio a forma di cuore, perché l'abbronzatura ne stampi uno in bella vista sul lato b, e perché "All you need is love".
In cielo la sonda Stardust, meglio nota come "Polvere di stelle", incontrerà la cometa Tempel 1. A Beirut si ricorderà Rafiq Hariri, ucciso il 14 febbraio di sei anni fa. L'intenso traffico di fiori di questi giorni, picco della stagione, costringe la polizia americana a controllare che rose e gerbere in arrivo da Ecuador e Colombia non contengano altri prodotti tra il fogliame. I fiori in viaggio ricordano il San Valentino di due anni fa, quando Israele ha concesso l'apertura della frontiera di Gaza per lasciar passare 25.000 garofani destinati al mercato europeo. Venticinquemila: solo una piccola parte dei fiori che sbocciano tutti gli anni nelle serre della Striscia, chissà se li hanno lasciati partire ancora.