Quando Luca Donnini ha esposto parte del lavoro fotografico Corpus alla galleria MondrianSuite, un anno fa, i locali dell'ex laboratorio di pasticceria a San Lorenzo, a Roma, non erano stati ancora sistemati e non c'era nemmeno la corrente elettrica. Donnini ha messo a disposizione dei visitatori delle torce, con le quali si potevano scoprire un po' alla volta le fotografie, per la maggior parte stampe di un metro e mezzo per un metro e mezzo. La perlustrazione, con i raggi delle torce che si incrociavano e si inseguivano sulle pareti, è diventata parte della mostra: lo sguardo è stato costretto ad agire meno distrattamente, a farsi largo invece di scivolare, a scoprire un po' alla volta una serie di ritratti che si presta ad essere attraversata come una serie di stanze.
I ritratti di Luca Donnini, realizzati tra il 2007 e il 2010, sempre con una Rolleiflex, in bianco e nero e a volte colorati, sembrano luoghi: le persone ritratte trovano un'espressione dimensionale che va oltre l'effigie, la densità dello sguardo o il senso di un gesto. Il rapporto del corpo con lo spazio, per quanto possa essere composto di pochi elementi, è la trama di un racconto che si snoda oltre i confini dei generi, si svincola dall'omologazione pattuita, si spoglia del superfluo.
Un racconto che trova la giusta amplificazione nella dimensione narrativa del viaggio, che Corpus intraprenderà tra aprile e maggio attraverso l'Europa. Sul furgone di CorpusTRIP ci saranno Luca Donnini, driver, il project manager Adi Chiru, il video reporter Alessio Maximilian Schroder, che documenterà il viaggio e ne farà un film, e diverse copie delle 65 fotografie del Corpus, stampate in bianco e nero su carta blueback da affissione e destinate a restare come tracce nei luoghi espositivi che le accoglieranno lungo il percorso. L'itinerario tocca le città dove sono stati realizzati i ritratti in questi anni, e non solo: da Roma a Milano, Nîmes, Barcellona, Madrid e di nuovo Francia, per attraversare poi Gran Bretagna, Olanda, Germania, Svezia e ridiscendere attraverso Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Ungheria e Slovenia. Gli spazi espositivi difficilmente saranno gallerie, perché le tappe non hanno date certe e si accettano proposte lungo il cammino: a Madrid ad esempio le foto saranno ospitate in una piazza, ma "potrebbero essere appese in un palazzo abbandonato segnalato durante il viaggio – spiega l'autore - stese come lenzuoli o diventare un'installazione umana". Le mostre dureranno una sera e le opere verranno lasciate al loro destino, che Donnini chiede soltanto di documentare a chi ne farà parte, con foto e video, per poter registrare nella storia del viaggio anche quel che accadrà dopo la loro partenza.
Non è la prima volta che le mostre di Luca si smontano poco a poco tra le mani del loro pubblico, che se le porta a casa un pezzo alla volta. Il lavoro ha una doppia circuitazione: le stampe baritate e quelle dipinte a mano dall'autore esposte in galleria e destinate al mercato dell'arte, i manifesti blueback pronti a invadere piazze e strade, accompagnare manifestazioni e darsi volentieri in pasto a chiunque si avvicini con un po' di appetito. Del CorpusTRIP però si potrà acquistare a breve il catalogo online, con un contributo minimo di 10 euro.
Intanto i viaggiatori si preparano e aspettano inviti e suggerimenti per le mostre: luoghi preferibilmente fuori luogo, abitazioni private incluse, nuove tappe da aggiungere alla mappa che è stata già allestita sul sito. "Passando per circa 25 città, Corpus si farà ospitare da chi avrà voglia di festeggiarlo per una notte".
http://corpustrip.com/