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Cultura
giugno, 2011

Hana, dalle passerelle al fronte

Dopo aver sfilato per Givenchy, Valli e Chanel, la modella tunisina Hana Ben Abdesslem, sostenitrice della Rivoluzione dei Gelsomini ha trascorso diversi giorni al confine con la Libia per aiutare i rifugiati nella tendopoli

Dopo aver sfilato per Givenchy, Valli e Chanel, ha preso il primo aereo da Parigi ed è tornata in Tunisia. Hana Ben Abdesslem, ventidue anni, è una top model che sta diventando una Marianna dell'era post Ben Ali. Mora, occhi da cerbiatta e silhouette longilinea, Hana è una sostenitrice della Rivoluzione dei gelsomini: ha trascorso diversi giorni al confine di Ras Jdir, tra Tunisia e Libia, per aiutare i rifugiati nella tendopoli. Ha distribuito cibo, si è occupata dei bambini, ascoltato i disagi della gente. Eppure non rinnega il mondo della moda, anzi, lo considera uno strumento per scuotere certe mentalità nel suo Paese. Non solo si batte per l'indipendenza della donna araba, ma vorrebbe che in Medio Oriente si rispettasse di più il suo mestiere.

Nata a Nabeul, nel nord-est, da una famiglia conservatrice, ha partecipato negli anni del liceo a un concorso di bellezza per la tv libanese vincendo il secondo premio.

Trasferitasi a Beirut, si è iscritta a un corso di laurea in ingegneria civile, pur continuando a cercare lavoro come ragazza-copertina. La svolta è arrivata quando, a notarla, è stata Sophie Galal, una talent scout che l'ha fatta scritturare dall'agenzia di modelle Img. Hana ha conquistato tutti: lo stilista Jean- Paul Gaultier
ne è stato affascinato e Anna Wintour, direttrice di "Vogue" Usa, le ha fatto scrivere
una testimonianza su Ras Jdir.

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