Con l'arrivo dell'estate esplodono i siti per incontri occasionali, avventure brevi o scambi di partner. Mezzo milione di italiani li frequentano. E ci siamo iscritti anche noi...
Lei appare timida e si presenta con un nome falso che poi scorderà per usarne un altro: "Stefania". Lui scende dalla sua Mégane grigia con i Ray-Ban ben calati sugli occhi, per non essere oggetto di sguardi indiscreti: ci tiene a questo incontro, ma non a qualsiasi prezzo. È lui, "Giulio", che ha iniziato a chattare con noi appena dieci giorni fa e che ha portato la sua compagna in questo bar all'aperto di Corso Indipendenza, a Milano. Adesso prenderemo qualcosa da bere e faremo due chiacchiere: se scatterà l'interesse reciproco, questa sera noi quattro sconosciuti faremo sesso insieme.
"L'Espresso" ha voluto sperimentare in presa diretta il fenomeno del momento in Rete, una sorta di Facebook vestito di pizzo e illuminato da lanterne rosse: si tratta di C-Date, il social network che promette "relazioni senza compromessi", dove non si cerca l'anima gemella, ma un momento di svago sessuale. È lo strumento virtuale ormai più diffuso per i cosiddetti "casual date" (incontri occasionali) e funziona attraverso il match-meeting: una volta inserite le proprie preferenze è il sistema a suggerirti utenti affini. Tanto da aver superato a gennaio scorso, per numero di accessi, il popolarissimo sito d'incontri amorosi Meetic. "Il nostro social nasce in Germania nel 2008", spiega Mariangela Chimienti, responsabile di C-Date Italia, "e oggi lavoriamo in 37 paesi differenti e abbiamo oltre sei milioni di iscritti. In Italia C-Date è arrivato a novembre 2009 e gli utenti sono ormai 450 mila". Su C-Date, il 55 per cento degli utenti è donna e quattro utenti su dieci sono sposati o vivono una relazione stabile: di età compresa tra i 25 e i 45 anni, in genere i c-dater sono economicamente indipendenti e vantano un livello d'istruzione medio-alto. Proprio come i nostri potenziali partner. "Stiamo insieme da 15 anni e da dieci facciamo scambi di coppia", racconta Stefania, "preferibilmente con nostri coetanei, ma ci è capitato anche con ragazzi sulla trentina, come voi". Giulio e Stefania sono entrambi sui cinquant'anni e vengono dalla ricca provincia lombarda. Lei è bionda, un po' sovrappeso, ma sostanzialmente una bella signora; Giulio è tozzo, non proprio un adone, ma dai modi raffinati. Lui fa l'impiegato, lei la parrucchiera: entrambi sono curati e sembrano benestanti.
Tutto è iniziato un mese fa: ci siamo iscritti su C-Date con i nickname falsi di "Monica" e "Marcello" e dopo qualche giorno di chat Giulio ci ha chiesto un incontro. Adesso, Stefania ordina una Coca-Cola e incomincia a spiegare le regole del gioco a "Marcello", mentre Giulio sorseggia il suo Martini bianco e tenta di sedurre blandamente "Monica".
Iscriversi sul social network è facile: basta inserire il proprio indirizzo mail e creare il proprio profilo. Oltre alle informazioni di base (età, altezza e colore degli occhi), bisogna dare un'approfondita descrizione di quelli che sono i propri gusti, selezionando tra le numerose opzioni proposte: dalle chiacchiere erotiche fino allo scambio di coppia o al bondage, passando per il desiderio di sottomissione. Per il gentil sesso la possibilità di interagire - cioè inviare e ricevere messaggi agli altri utenti - è gratuita, mentre per gli uomini le tariffe partono dai 19,90 euro al mese. "Il nostro sito funziona molto con il passaparola", riprende la Chimienti, "e oltre il 50 per cento dei nostri utenti fa sesso già al primo appuntamento".
Nel suo profilo, la nostra Monica si era presentata come "sposata" e aveva inserito delle preferenze sessuali molto piccanti, dove si prometteva come amante passiva: niente di più allettante per gli utenti "virili" di C-Date che le hanno scritto centinaia di messaggi. E per lo stesso Giulio. "Ultimamente ci è capitato spesso di incontrare donne sposate che ci chiedevano soldi in cambio della prestazione", raccontano i nostri due interlocutori. "La cosa più brutta è che il marito ne era a conoscenza e si giustificava così: "Non riusciamo più ad arrivare alla fine del mese"". Effetti oscuri della crisi. "Abbiamo sempre rifiutato, come quando conosciamo una coppia e capiamo che la donna è stata costretta all'incontro dal compagno: avviene molte volte. Per non parlare poi delle coppie che ci hanno proposto di fare sesso con i figli in casa".
Uno Stivale con il tacco a spillo, dove la lussuria si espande come piacere diffuso dai device digitali. Secondo il sito Incontri-Extraconiugali.com, il 52 per cento delle relazioni clandestine nasce su Internet e non più sul posto di lavoro, che attualmente occupa la seconda posizione. Secondo i dati raccolti dal sito, l'infedeltà di coppia riguarda sei uomini su dieci e la metà delle donne ha tradito almeno una volta il proprio compagno. E comunque solo il 30 per cento degli italiani è soddisfatto del proprio partner.
È quello che è emerso anche nella nostra inchiesta, almeno a leggere le mail ricevute agli indirizzi di "Monica" e "Marcello". Molti sono gli uomini sposati che ci hanno contattato, in cerca "dell'amante perfetta", sposata come loro e con le stesse passioni in comune. Il desiderio di trasgredire, "capita quando si ha una famiglia", un matrimonio stanco o un rapporto litigioso, la voglia di un'avventura piccante, uomini in cerca di "una relazione in parallelo che non mini quella che già hanno, ma che dia la possibilità di provare alcune sensazioni dimenticate". Molti sono sposati felicemente o fidanzati di lungo corso, ma con la voglia di un'avventura piccante, per sperimentare cose che non riescono o non possono chiedere alle madri dei loro figli ("Non ci riuscirei mai. Anzi rischierei il divorzio"), per rivivere emozioni passate, per fuggire da mogli che non sanno "eccitare, accendere, che non trasmettono alcun desiderio". Come spiega questo altro utente: "Cosa cerco? Una situazione intrigante, una breccia nella routine e nella noia... del resto non mi manca niente, ho una bella moglie, una bella famiglia, un buon lavoro, una bella casa, ma ci vuole il frizzante, il sale!". Mentre altri ammettono di avere delle compagne ancora attraenti, anche dopo anni di matrimonio, ma "a cui non piace molto fare sesso". E quando è troppo sporadica l'attività sotto le lenzuola, allora si va a cercarla al di fuori della coppia, perché "vivere senza passione è una pazzia".
Avvocati, manager, idraulici, operai, rappresentanti. Non c'è l'identikit preciso, si può trovare davvero di tutto, anche se coloro che sono in cerca di una relazione extraconiugale hanno in comune la stessa cosa: la precisione. Di orari, di mail, di numeri di telefono, fino all'ossessione in alcuni casi: indirizzi mail finti per chattare, il minuto esatto in cui sono lontani da occhi indiscreti e le coordinate dei propri spostamenti. E spesso si tratta di persone che non farebbero fatica a trovare un partner nel mondo reale. Come "Cherry", un'art-director milanese di 31 anni, che spiega così la sua scelta: "Come me, tante persone lavorano molto e finiscono tardi la sera: così il tempo si riduce, ma rimane il bisogno di intrattenere un rapporto, anche solo per passare del tempo. Io di base sono una persona timida e tutto l'anonimato di C-Date mi ha aiutato: ho visto la possibilità di crearmi una doppia vita". Come i nostri Giulio e Stefania che, garbatamente, vogliono sapere come finirà la serata. Noi ci giustifichiamo con un impegno famigliare, e loro ci lasciano con un sorriso e una regola dettata dalla nostra giovane età: "Anche se non con noi, sperimentate: conoscete tante coppie e scegliete quella che fa per voi". Perché tanto alla fine, se impari a gestirlo, "si tratta solo di un gioco".