L'indirizzo su Facebook del suo gruppo (xud@live.it) compare alla fine della lista dei destinatari dell'e-mail con il libro-proclama del terrorista norvegese, che li ha catalogati in rigoroso ordine alfabetico

Tra gli indirizzi italiani a cui il terrorista norvegese Anders Breivik ha spedito per e-mail il suo proclama, spicca il gruppo dei sostenitori su Facebook di Massimo Abbatangelo, l'ex parlamentare missino condannato per detenzione di esplosivi. Inquisito nelle indagini sull'attentato mafioso al rapido 904 (17 morti sul treno esploso il 23 dicembre 1984), è stato assolto in appello dall'accusa di strage, ma riconosciuto colpevole, con sentenza definitiva, per la detenzione dei candelotti di nitroglicerina.

Fu arrestato nonostante l'immunità parlamentare, con il voto favorevole della Camera. Rieletto nell'89 sempre con il Movimento sociale, è tornato in carcere nel 2006 per scontare la condanna residua. Nel 2008 è entrato nella Destra di Francesco Storace e ora si è avvicinato alla Fiamma Tricolore. L'indirizzo su Facebook del suo gruppo (xud@live.it) compare alla fine della lista dei destinatari dell'e-mail con il libro-proclama del terrorista norvegese, che li ha catalogati in rigoroso ordine alfabetico.

Tra le immagini pubblicate dal gruppo di Abbatangelo, una sua foto con la vedova Almirante e un ritratto di Mussolini con il fascio. Tra gli altri destinatari italiani dell'e-mail di Anders compare anche un giovane, D. F., che si presenta come collaboratore di una rivista politica diretta da Gabriele Adinolfi, l'ex dirigente di Terza Posizione, condannato per banda armata, che oggi è tra i leader riconosciuti del movimento Casa Pound. Il ragazzo, che vive a Torino, si segnala anche per la convinta adesione alla campagna per la liberazione di Luigi Ciavardini, il terrorista dei Nar condannato con sentenza definitiva, come i suoi capi Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, per la strage di Bologna. Ciavardini fu processato separatamente perchè il 2 agosto 1980, quando la bomba in stazione uccise 85 innocenti, era ancora minorenne.