La diffusione del fotovoltaico quale fonte di produzione di energia pulita è frenata da una serie di limiti strutturali. Fra i maggiori, la limitata disponibilità di spazi dove adagiare i pannelli e il surriscaldamento degli stessi, che abbassa l'efficienza degli impianti.
Un ricercatore toscano, Marco Rosa-Clot, ha trovato una panacea per entrambi i problemi: l'acqua. L'azienda di cui è amministratore delegato, la Sit, ha brevettato il Floating Tracking Cooling Concentrator (Ftcc), un sistema di pannelli galleggianti collocati all'interno di laghi o bacini artificiali in disuso e posti su zattere semoventi, che ruotano inseguendo il sole.
Il raffreddamento è garantito da un velo d'acqua generato da alcuni irrigatori. In Italia sono già attivi due Fttc sperimentali, uno nel lago di Colignola, vicino a Pisa, e un altro nel bacino irriguo di Petra (Livorno).
Potrebbero essere i primi di una lunga serie. Nel nostro Paese non è certo l'acqua a mancare: nella sola Sicilia i bacini occupano 75 kmq di superficie. Basterebbe ricoprire il 10 per cento di quell'area con i pannelli galleggianti, per ricavare energia sufficiente ad alimentare dieci milioni di lampadine da 100 Watt.