La Regione non ha poteri (decidono tutto le due province autonome) ma soldi sì: e ha appena deciso di gettarne un bel gruzzolo per sfilate in costumi tradizionali e convegni sul folclore locale
Tempi di vacche magre, crisi finanziaria e spending review? Ecco pronto
più di mezzo milione di euro per gemellaggi, convegni e sfilate tradizionali. Lo ha deciso la Regione Trentino Alto Adige, un ente amministrativamente insignificante da anni e che rimane in vita per mantenere i rapporti fra il mondo altoatesino di lingua tedesca e quello italiano del Trentino. Da non confondere la Regione con le due Province di Trento e Bolzano che, pur ricche, sono alle prese con abbondanti tagli alle casse pubbliche. Sono, infatti, le due Province che detengono i poteri, mentre la Regione è una scatola vuota che non riescono a svuotare completamente.
Intanto l’ente, amministrativamente fantasma ma dotato ancora di risorse, non bada a spese: 530.600 euro perlopiù per iniziative di integrazione europea, "patrocini finanziari ad istituzioni, enti e associazioni che, nella seconda parte del 2012, realizzeranno attività ritenute di particolare importanza per la Regione e che abbiano per oggetto la valorizzazione, il recupero, la tutela e la promozione delle specificità del patrimonio culturale, storico e socio-economico delle popolazioni del Trentino Alto Adige".
Un giro di parolone per dire che i soldi andranno a chi organizzerà sfilate in costumi tradizionali, parate folkloristiche, commemorazioni, convegni, seminari e congressi. Nei quali si parlerà per la miliardesima volta del valore dell’autonomia speciale.
Ma anche le sfilate hanno costumi diversi fra Trento e Bolzano e non si debbono ovviamente confondere. Per evitare dannose commistioni identitarie. Ecco, allora, che il contributo si spezza a metà: 234.600 euro per l’Alto Adige e 296.000 per il Trentino. Con buona pace della spending review, che qualcuno in Trentino Alto Adige traduce in "spending di più".