Sesso, droga, molto sesso, cellulare, sesso, alcol, eccessi, sesso. La giovanissima Jasna, quattordicenne serba in balia della noia, cerca esperienze forti sullo sfondo di una Belgrado monocorde, indifferente al mondo che le gira intorno, se non quello che registra con puntualità ossessiva col telefonino sempre acceso. Questo è il racconto di CLIP, un pugno nello stomaco firmato dall'altrettanto giovane regista ??Maja Miloš (alla sua opera prima) e vincitore del Festival di Rotterdam tra una valanga di polemiche
Jasna (Isidora Simijonovic), figlia di un padre moribondo, si lascia scivolare addosso il mondo reale e concentra ogni suo pensiero su festini selvaggi, sex tapes, abusi di sostanze di ogni tipo e gli incontri sessuali col suo quasi ragazzo Djole (Vukasin Jasni) che lei rincorre e riprende col lo smartphone con la stessa voracità con cui assume droghe.
E' questa la Youporn generation? O questo è un microcosmo di una perifera di Belgrado?
"CLIP non è una cartolina dalla Serbia - spiega la regista, nata nel 1983 -, i comportamenti che racconto non sono specifici del mio Paese ma appartengono agli adolescenti di tutto il mondo. Non volevo fare solo una denuncia, o una critica sociale ma un film intimo che raccontasse anche una storia d'amore, interrogandosi su come i sentimenti possano convivere con la moltitudine di video pornografici amatoriali disponibili in rete".
Il film, già andato in anteprima al Kino di Roma, sarà distribuito in tutta Italia.
Come ha sottolineato la motivazione con cui è stato premiato col Tiger Award a Rotterdam, CLIP è "un film vigoroso, ribelle, autentico e rivelatore che racconta in modo incisivo la generazione degli smartphone attraverso una protagonista emotivamente disturbata, in una famiglia divisa, all'interno di una società spezzata. Un film che suscita molte domande ma non dà risposte".