Almeno questa crisi tagli i consumi

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Mi chiedo, al netto di tragedie che non vanno sottovalutate, se non ci possa essere del bene in questa insicurezza. Una spinta a risalire, a ragionare sulle spese e sugli eccessi. A sognare e progettare un futuro, come nel dopoguerra

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Un paese in crisi economica è anche un paese sull'orlo di una crisi di nervi. E persa la lucidità è difficile prendere le decisioni giuste. Capita piuttosto che a fallimento segua fallimento. A errore segua errore. E allora mi sono chiesto come vivono gli italiani l'ansia da crisi. Come la affrontano nel quotidiano. Come la dominano. Che strumenti hanno per non cadere nel baratro.

Un primo indicatore è dato dal corpo. Vivere una situazione di disagio in molti casi porta a un'autodistruzione non voluta, indotta piuttosto da agenti esterni.

Aziende che falliscono, imprenditori sul lastrico, licenziamenti, disoccupazione alle stelle, hanno portato un aumento vertiginoso dell'uso di antidepressivi, fino a quattro volte superiore oggi rispetto a dieci anni fa come cura rapida a un disagio che non si riesce ad affrontare e risolvere in altro modo.

Inoltre è cresciuta notevolmente la percentuale di soggetti che ritengono di avere necessità di aiuto psichiatrico o psicologico. Spesso si perde il sonno, l'appetito. Bombardati dall'ansia di un mondo al collasso, non si riesce in alcun modo a trovare una strada percorribile, chiara, condivisa. Si smette di pensare a vacanze e festività come a momenti in cui è possibile rilassarsi, quanto piuttosto a spazi che non ci si può più permettere. Anche le gite fuori porta, anche di quelle gli italiani hanno iniziato a fare a meno. E il classico investimento nel mattone diventa per la stragrande maggioranza una chimera. Impossibile avere un mutuo e impossibile sarebbe fare investimenti con un mercato immobiliare alle stelle, totalmente dopato dalla liquidità delle organizzazioni criminali soprattutto nelle grandi città. Case in affitto e guai che venga in mente di divorziare. Anche quello è un lusso e allora ci si sforza a trovare una strada comune perché non ci sono soldi per un'altra casa, per altre bollette, per spese doppie.

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