La passione di Oliver Stone per la politica attraverso la filmografia del regista statunitense

Nato a New York il 15 settembre 1946, figlio di un broker di origine ebraica e di una casalinga francese cattolica, volontario in Vietnam dove è rimasto ferito due volte, in quarant'anni di carriera Oliver Stone è riuscito nell'impresa di vincere tre Oscar (due per la regia, con "Platoon" e "Nato il quattro luglio"; uno per la migliore sceneggiatura con "Fuga di mezzantotte") e creare un caso a ogni film. Soprattutto quando il tema era la politica, come in quelli in questa scheda.

Salvador (1986)
Ispirato a una storia vera, lancia Stone come regista. Con James Woods e James Belushi, racconta la vicenda di Richard Boyle, giornalista impegnato in un reportage sulla guerra in Salvador e denuncia, con nomi e cognomi, gli orrori del fascismo e le complicità di Washington con i regimi militari.

Jfk - Un caso ancora aperto (1991)
Primo dei tre film che Stone dedica ad altrettanti presidenti degli Stati Uniti, ripercorre i fatti immediatamente precedenti l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Basandosi sull'inchiesta del procuratore distrettuale di New Orleans Jim Garrison, interpretato da Kevin Costner, e mescolando materiali originali e ricostruzione storica, la pellicola sposa la tesi del complotto: l'omicidio sarebbe stato ordito con la collaborazione di Cia ed Fbi con l'avallo dell'allora vicepresidente Lyndon B. Johnson, per poter proseguire la guerra in Vietnam.

Gli intrighi del potere - Nixon (1995)
Un grandioso Anthony Hopkins è Richard Milhous Nixon, trentasettesimo presidente degli Stati Uniti, di cui Stone ricostruisce la carriera andando indietro nel tempo dai giorni dello scandalo Watergate. Un'analisi politica di uno dei grandi "sconfitti" della Storia, tra il rigore della madre e il senso di colpa per la morte dei fratelli; i successi in politica estera con Cina e Urss e l'ossessione per la propria bruttezza; l'orgoglio del potere e la sua illusione.

Il comandante (2003) e Looking for Fidel (2004)
Primo regista statunitense riuscito ad ottenere un'intervista, Stone dedica due documentari a Fidel Castro. Nel primo, alla presenza di studenti universitari, il líder máximo cubano racconta i suoi valori e i nuovi equilibri mondiali dopo l'11 settembre. Nel secondo affronta i provvedimenti presi dal governo contro i dirottatori che cercano la fuga negli Stati Uniti.

W (2009)
Psicologicamente debole, dedito all'alcool, impulsivo e ossessionato dall'idea che il padre potesse misconoscere il suo valore e preferirgli il fratello Jeb. Meglio sarebbe stato se avesse assecondato la sua passione per il baseball, diventando il presidente di lega del campionato e non degli Stati Uniti. Così appare George W. Bush, governatore del Texas eletto alla Casa Bianca dal 2001 al 2009, nel ritratto immerso nei giorni caldi che portarono alla seconda guerra del Golfo. Con Josh Brolin nei panni del presidente, Elizabeth Banks in quelli di sua moglie Laura e Richard come il manipolatore suo vice Dick Cheney, il film in Italia ha avuto una distribuzione limitata in sala regalando però un boom di ascolti al suo passaggio su La7