Ecco come è composta l'operazione finanziaria sulla quale si è giocata in questi anni la vecchia gestione dei Monti dei Paschi di Siena. E sulla quale ruota anche la nuova gestione di Alessandro Profumo

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L’operazione Alexandria, firmata nel 2009 con la banca giapponese Nomura, è costituita da diverse parti legate ?fra loro.

La base è costituita da un acquisto di Btp con scadenza 2034 per circa 3 miliardi e da una contestuale vendita di un importo analogo sempre di Btp. Queste compravendite, però, sono state compiute stipulando contestualmente degli altri contratti denominati Asset Swap, con i quali il Monte si è impegnato - ad esempio - ?a corrispondere a Nomura pagamenti pari alla cedola ?del Btp 2034 (il 5 per cento) in cambio di un flusso a tasso variabile (l’Euribor a 3 mesi) maggiorato di uno spread.

«I contratti prevedono che in caso di default della Repubblica Italiana la controparte può consegnare titoli del medesimo emittente», si dice nel bilancio 2013 del Monte dei Paschi.