L’artista sudafricano sta realizzando “Triumph and Laments”, una processione con novanta personaggi chiamati a riassumere la storia di Roma su cinquecento metri di muraglione ?ai bordi del Tevere. Ma il progetto è a rischio per un 'no' della Soprintendenza

Se entro i primi di dicembre la situazione non si sbloccherà William Kentridge, l’artista sudafricano che sta realizzando “Triumph and Laments”, una processione con novanta personaggi chiamati a riassumere la storia di Roma su cinquecento metri di muraglione ?ai bordi del Tevere, abbandonerà il progetto (qui sotto un video di presentazione realizzato da Tevereterno nel 2012) una volta per tutte.

L’entusiasmo da parte sua ?è rimasto intatto, ma la pazienza comincia a scarseggiare. Voleva offrire alla città eterna ?un contributo con il suo wall drawing realizzato con la tecnica dello stencil in una zona che certo non è di grande appeal per i turisti (il tratto di argine del fiume che va da ponte Sisto ?a ponte Mazzini), ma la soprintendenza ha dato parere negativo e bloccato tutto.

Ora però Tevereterno, l’associazione che si è fatta promotrice di questo “dono” di Kentridge alla capitale, ci riprova. La prossima settimana ripresenterà il progetto, che ha all’attivo un nuovo studio scientifico: la patina nerastra che ricopre il muraglione e che si era pensato ?di asportare con una idropulitrice (procedimento che venne giudicato invasivo e quindi bocciato) è materia organica (muffe dovute all’ambiente umido) e non smog.

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Sarà quindi più semplice rimuovere quei residui e dovrebbero cadere anche le motivazioni che spinsero le autorità al “no”. D’altronde, quella parata romana è perfettamente reversibile. Entro due anni scomparirà da sola, ingoiata dagli agenti atmosferici. Ed è pure a zero budget perché viene finanziata da sponsor privati e dalle gallerie che rappresentano l’artista. Intanto Kentridge sottoporrà alla commissione un lavoro quasi completo, con sessanta schizzi ?e le fonti iconografiche che lo hanno portato a quel risultato. Se il verdetto sarà positivo, sfileranno sul fiume i bombardamenti di San Lorenzo, i bersaglieri, ma anche Pasolini, ricordato nel momento più tragico, quello della sua morte violenta.

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