A farci venire la pelle d’oca basta l’immagine di copertina. Perché un’unghia che stride sulla lavagna riesce a farci rizzare i peli ?sulle braccia, anche se la vediamo solo ?in fotografia. Come si spiega una reazione tanto forte a un evento tutto sommato innocuo? È il tema attorno a cui ruotano Joe Palca e Flora Lichtman in questo “Fastidio - Cosa ci irrita e perché” (Dedalo 2014 pagg 248 euro 16) I due giornalisti e fastidiologhi (la definizione è loro) vanno qui in cerca di spiegazioni per un fenomeno così diffuso che ci sono università che cercano di individuare il suono peggiore del mondo - il progetto si chiama Bad Vibes - mentre i geek americani si sono inventati l’Annoy-a-tron, ?un apparecchietto che emette suoni in grado di far saltare i nervi a chi li ascolta.
[[ge:espresso:visioni:scienze:1.192194:image:https://espresso.repubblica.it/polopoly_fs/1.192194.1418814352!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/articolo_480/image.jpg]]Ma definire il fastidio - ancor più quello che lo provoca - ?è tutt’altro che facile. ?Eppure è una reazione ?che condividiamo con altre specie, organismi unicellulari inclusi, e che potrebbe avere una base biologica. C’è chi ha provato a dimostrare che lo stridio dell’unghia - o del gesso - sulla lavagna rievocherebbe il grido di allarme di alcuni primati. Una ricerca che ha vinto il premio IgNobel, il che potrebbe farcela considerare con un pizzico di scetticismo. E che non basta a spiegare perché eventi apparentemente innocui ?ci facciano saltare i nervi.
Ci sono persone che sembrano geneticamente predisposte a reagire al minimo stimolo, e malattie come la Corea ?di Huntington in cui l’iperreattività è un vero e proprio sintomo. Anche se è difficile capire, notano gli autori, se questi soggetti abbiano una maggiore sensibilità, o semplicemente un allentamento dei meccanismi di controllo che ci frenano quando chi ci siede accanto al cinema continua a scartare caramelle, oppure siamo costretti ad ascoltare il “mezzo dialogo” - halfalogue - del vicino di treno che parla al cellulare. Proprio la nostra reazione a eventi di questo tipo, spiegano gli autori, ci aiuta a capire cosa si scatena nel nostro cervello. A darci fastidio, insomma, sarebbe soprattutto quello che manda all’aria i nostri piani, che genera disordine ?e ci impedisce di concentrarci. Come sanno benissimo gli atleti che a volte usano queste tattiche per disorientare gli avversari.
Cultura
22 dicembre, 2014Le unghie sul muro o il gesso sulla lavagna provocano in noi delle reazioni spropositate rispetto ad eventi innocui. Due giornalisti 'fastidiologi' danno una spiegazione scientifica
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Criptocrime - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 18 luglio, è disponibile in edicola e in app