Durante la settimana della moda maschile, il grande stilista ha commentato i tragici fatti di Parigi e la minaccia terroristica. Sottolineando che "nulla giustifica la violenza"
«Da questa gente, povera da centinaia di anni, forse una reazione ce la potevamo aspettare, perché purtroppo non ha niente da perdere». Dopo la sfilata di Emporio Armani, durante la settimana della moda uomo a Milano, sollecitato dai giornalisti Giorgio Armani ha voluto fare una riflessione sui tragici fatti di Parigi e sulla minaccia dell’Isis.
«Quando si pensa a vicende come queste viene voglia di fare, di mettersi in gioco. Io, come tutti, faccio parte del mondo. Ieri sera ho visto lo speciale di Rai Uno sull’Olocausto, e sono rimasto scioccato. La memoria delle inaudite violenze sui bambini ebrei non è mai abbastanza viva», ha aggiunto lo stilista, che tra pochi giorni sarà nella capitale francese per la sua sfilata di alta moda.
Armani poi è tornato a commentare la minaccia terrorista dello Stato islamico: «Sarebbe facile liquidare tutto questo con una semplice considerazione: “Sono tutti dei grandi figli di puttana”, ma forse c’è qualche altra verità da far venire a galla. Niente, e in nessun modo, comunque, potrà mai giustificare la violenza».