Il tono satirico è chiaro fin dalla battuta ?in copertina dove, all’omino che proclama «Rinforzato l’accordo tra Renzi e Berlusconi», si replica «Selfie chiari ?e amicizia bunga». All’interno, Matteo Renzi è travestito da “Che” Guevara per tweettare «Hashtag la victoria siempre», mentre l’Italia diventa inevitabilmente «Sfighitaly», Paese dei «poveri ma belli» ?che dal 2015 non dovranno più fare compiti a casa, ma solo perché «non avremo più neanche quella».

È il mondo di oggi visto attraverso la lente deformante di Marco Gaucho Filippi, titolare su “L’Espresso” online del blog di satira “Riso Avaro”. Le sue migliori gag sono raccolte in “Riso avaro, un anno ?di vignette”, ebook del settimanale, scaricabile gratis per i lettori ?di L’Espresso+ e disponibile, per i non abbonati, negli store bookrepublic.it, Amazon e iTunes (al costo ?di 2,99 euro).

Il libro è arricchito dall’introduzione di Erri De Luca, che spiega come la satira abbia «bisogno di bersagli tragici. Mentre ?al contrario la tragedia funziona meglio ?su personaggi mediocri. Passano tempi moderni di scarsità quanto a pubbliche figure solenni e dunque spernacchiabili. ?C’è da accontentarsi di figurine. Irridere le nostre autorità è come sparare a pallettoni ai passeri».

Un compito ingrato, che Marco Gaucho Filippi si assume mostrando quanto piccole e insignificanti siano le cosiddette «grandi questioni» che tormentano il Paese, imposte da personaggi che, il giorno dopo aver conquistato le prime pagine, rivelano di essere solo dei risibili incompetenti, degni del più feroce sberleffo.