L’impronta culturale della Germania sul resto del mondo. Parte da qui il ventottesimo Salone del Libro, con la Germania ospite d’onore: dalla verifica di quanto i motivi dominanti della cultura tedesca abbiano esercitato la loro influenza, specie sull’Italia. Con la lectio magistralis “Un paese poco conosciuto, una cultura egemone”, il compito è affidato a Claudio Magris (14 maggio, ore 16). Si va dall’eredità del passato all’identità culturale contemporanea nel dibattito “Fra antichi fantasmi e nuove sfide: Italia e Germania nella crisi europea”, con il direttore del Max Planck Institut di Colonia Wolfgang Steeck.
Si ragiona sulle sfide dell’editoria indipendente e sulle prospettive del terzo mercato mondiale del libro. Moltissimi ?i protagonisti della scena ?culturale presenti a Torino: Katja Petrowskaja, Joachim Meyerhoff, Sebastian Fitzek, Frank Schätzing, Friedrich Ani. Di grande suggestione l’incontro sulle sfere, dalla Mesopotamia a oggi, con il filosofo Peter Sloterdijk (15 maggio, ore 17).
Tesse un elogio del Caso, crudele e capriccioso, Daniel Kehlmann (16, ore 14.30). Nella stessa giornata il giornalismo ?si confronta con la letteratura: ?con Günter Wallraff, emblema ?del giornalismo d’inchiesta sotto copertura, e Roberto Saviano (16, ore 16.30). Il maestro di Egittologia Jan Assmann discute col direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco di miti e divinità (17, ore 16.30). Tocca a Ingo Schulze “Raccontare l’età in cui tutto cambia troppo in fretta” (18, ?ore 15.30). Ma non c’è solo la Germania.
Dal ricco programma torinese, si segnalano tre attesi appuntamenti: con Maylis de Kerangal, l’autrice di “Riparare ?i viventi” (Feltrinelli, 14 maggio, ore 16.30); con Robert Seethaler (“Una vita intera”, Neri Pozza, 17 ore 16); e con Nicola Lagioia, Valeria Parrella, Evelina Santangelo e Domenico Starnone (17, ore 18.30), che conversano su “Amori, famiglie e altri disastri”.