L'imprenditrice è stata nominata nel vertice dela Cdp. E, nonostante lei smentisca, il suo nome è tra quelli che hanno avuto un conto in Svizzera tra il 2002 e il 2005, resi noti dal dossier pubblicato in Italia da l'Espresso

Isabella Seragnoli
Da venerdì scorso fa parte del consiglio di amministrazione della Cassa depositi e prestiti. È Isabella Seragnoli, una imprenditrice che in Emilia Romagna chiamano “la signora del packaging”, perché la sua multinazionale di macchine automatiche, Coesia, è un colosso da 1,4 miliardi.

Molto riservata sul piano personale, a Bologna è però conosciuta per il suo impegno nella sanità. È lei che ha messo ?i soldi per realizzare l’Istituto di Ematologia dell’ospedale Sant’Orsola, l’Hospice Bentivoglio e la Fondazione Gruber contro i disturbi alimentari. Meno noto il fatto che il suo nome compaia nella lista Falciani, l’elenco dei centomila correntisti - 7 mila italiani - che tra il 1998 e il 2007 avevano un conto alla filiale svizzera della banca Hsbc, fra gli istituti di credito più grandi del pianeta. ?

A febbraio il dossier dell’ex funzionario della banca, Hervé Falciani, è stato diffuso dall’International Consortium of Investigative Journalists e, per l’Italia, da “l’Espresso”. Nella lista c’è anche Seragnoli che, dal 2002 al 2005, è indicata come beneficiaria del fondo Pragma Universal Fund Limited, con sede al numero 23 di Lime Tree Bay Avenue, a Grand Cayman. Un portavoce della imprenditrice nega però l’attribuzione presente nell’elenco: «È un errore della banca Hsbc. Abbiamo già chiarito tutto con la Guardia di Finanza nel 2011», dice.