Football Leaks, le folli clausole dei contratti:
el Pocho Lavezzi pagato 57 dollari al minuto
Balotelli pagato per non sputare, Van der Vaart non può usare scarpe rosse, il contratto stellare dell'ex Napoli e le tasse italiane di Thiago Silva. Ecco le pazze condizioni previste negli ingaggi dei calciatori svelate dai documenti dell'inchiesta internazionale
Ezequiel Lavezzi, attaccante dell'Hebei Uno stipendio da 57 dollari al minuto
Che l'ex attaccante del Napoli avesse scelto di andare in Cina per il lauto stipendio offertogli era cosa nota. Non si sapeva però a quanto ammontasse esattamente il salario del Pocho. Le ipotesi variavano tra gli 8 e i 15 milioni di euro circa. Il contratto ufficiale dice invece che la squadra dell'Hebei China Fortune gli dà molto di più: 56,7 milioni di dollari per 23 mesi. Significa 2,4 milioni di dollari al mese, 82.166 dollari al giorno, 3.423 dollari all'ora, 57 dollari al minuto. Soldi che l'argentino si fa pagare su un conto lussemburghese aperto presso una filiale Unicredit. Tra i benefit più particolari: due case completamente ammobiliate, due auto, un cuoco e un autista.
Hugo Lloris, portiere del Tottenham Bonus in caso di sconfitta: 3.500 £ a partita
Come molti contratti, anche quello firmato nel 2012 dal portiere del Tottenham prevede dei premi. L'aspetto particolare è che il giocatore francese guadagna anche se la sua squadra perde. Già: se fa parte dell'undici titolare, Lloris incassa infatti 7.000 sterline, oltre 8.000 euro, in caso di vittoria degli Hotspurs, mentre in caso di pareggio o sconfitta si deve accontentare di 3.500 sterline, pari a circa 4.000 euro. Una ricca consolazione.
Thibaut Courtois, portiere del Chelsea Sei milioni per giocare contro la sua ex squadra
Nella stagione 2013-2014, il portiere del Chelsea è in prestito all'Atletico Madrid. Nel contratto si afferma che, se le due squadre si scontrano in qualsiasi competizione europea, di fatto la Champions League, Courtois non giocherà contro il Chelsea a meno che l'Atletico abbia pagato il club londinese prima della partita. Il tariffario è il seguente: 500mila euro per una gara del girone, 2 milioni per un quarto di finale, 3 milioni per la semifinale, 4 milioni per la finale. Le due squadre in effetti si scontrano in semifinale. L'Atletico ha davvero pagato i 3 milioni previsti? No, perché qualche giorno prima del match la Uefa arriva in soccorso degli spagnoli. Dichiara la clausola «nulla e inapplicabile». Il Chelsea incassa. Anche sul campo, da cui esce sconfitto. Dopo la partita di ritorno, il tecnico dei Blues dichiarerà che Courtois è stato «in gran parte responsabile» della sconfitta del Chelsea grazie a una «parata impossibile».
Thiago Silva, difensore del Paris Saint-Germain Il Paris Saint-Germain gli paga pure le tasse italiane. E compensa le perdite con la Nike
Quando compra un campione, la squadra controllata dalla famiglia reale del Qatar non bada a spese. Al brasiliano Thiago Silva, arrivato nel 2012 dal Milan, il Psg offre di base uno stipendio da 8 milioni di euro all'anno, cui si aggiungono svariati premi e benefit. Ma non è finita qui. Il Psg si è anche impegnato a pagare i 2,5 milioni di tasse che Thiago Silva deve versare in Italia. E a compensare i mancati introiti con la Nike, il suo sponsor: il marchio americano, come diversi altri, paga infatti i giocatori in base al livello della squadra in cui militano, e un calciatore che gioca nel Milan incassa (o così almeno funzionava all'epoca del contratto di Thiago Silva, il 2012) più di quello che può ricavare un giocatore del Psg. Anche l'agente di Thiago Silva, Paulo Tonietto, se l'è cavata bene: se il giocatore decide di prolungare il suo contratto, Tonietto guadagna una commissione di 2 milioni di euro, oltre ai 3,5 milioni garantiti al momento della firma del contratto.
Mario Balotelli, attaccante del Nizza Un milione di sterline per non sputare sugli avversari
Prima di andare al Nizza, Balotelli ha cercato di rilanciare la sua carriera con il Liverpool. I Reds avevano investito parecchio su Supermario: stipendio da 85mila sterline a settimana, 150mila di bonus ogni cinque partite giocate, 5mila per ogni gol segnato, mezzo milione di euro nel caso in cui Balotelli avesse terminato il campionato da capocannoniere. Ancora più allettanti le clausole comportamentali previste per l'attaccante italiano, notoriamente poco disciplinato. Il Liverpool aveva previsto un bonus da 1 milione di sterline in caso di buon comportamento. Tradotto in pratica: non venire espulso più di tre volte per comportamenti violenti, non sputare su un giocatore o qualsiasi altra persona, non usare un linguaggio o gesti offensivi.
Matija Nastasic, difensore dello Schalke 04 Niente scarpe Adidas solo se dimostra che fanno male alla sua salute
Il difensore serbo Schalke 04 ha il dovere di indossare scarpe Adidas. Il contratto, firmato nel 2015, prevede infatti che per essere autorizzato ad usare altre scarpe da calcio, il giocatore deve dimostrare di non poter calzare Adidas per ragioni mediche.
Thomas Vermaelen, difensore della Roma Deve imparare il catalano
Il belga Thomas Vermaelen è un giocatore di proprietà del Barcellona, dove ha giocato dal 2014 al 2016, prima di arrivare alla Roma in prestito. Nel suo contratto con il blaugrana si invita il calciatore «a fare ogni possibile sforzo per integrarsi nella società catalana, rispare e fare propri i valori della stessa, e impegnarsi soprattutto ad imparare la lingua catalana, veicolo fondamentale di integrazione». Ma c'è un'altra clausola nel contratto del difensore centrale ancora più strana: un bonus di 100.000 euro all'anno elargito affinché «l'allenatore possa farlo giocare nella posizione che può favorire maggiormente la squadra, inserirlo o meno nell'undici titolare e usarlo o meno in ogni altra attività sportiva».
Rafael Van der Vaart, trequartista del Midtjylland Divieto di indossare scarpe rosse
Il centrocampista olandese Rafael Van der Vaart, quest'anno in prestito al Midtjylland, nella passata stagione ha vestito la maglia del Betis Siviglia. Nel contratto la società spagnola prevedeva per Van der Vaart il divieto assoluto di usare scarpe da calcio rosse. Il motivo non è scritto, ma il rosso è il colore dei cugini del Siviglia. Il fantasista olandese era tenuto anche a finanziare i giocatori del Betis in pensione. La clausola numero 6 del contratto prevedeva infatti che il giocatore "volontariamente" dovesse donare l'1 per cento del suo reddito all'associazione di ex giocatori del club andaluso.
Roberto Firmino, centrocampista del Liverpool Vietato andare a giocare all'Arsenal
La rivalità fra Arsenal e Liverpool prende forma nel contratto del brasiliano Roberto Firmino. Il centrocampista offensivo si è legato al Liverpool nell'estate del 2015 con un accordo che prevede una clausola rescissoria già altissima: 98milioni di euro. Valida, però, solo «se il club interessato non è l'Arsenal».
Sergio Agüero, attaccante del Manchester City Quando segna per il City è l'Atletico Madrid a guadagnarci
Difficile per l'Atletico Madrid rinunciare a Sergio Agüero, venduto nel 2011 al Manchester City. Il club spagnolo ha però ancora motivo di gioire, quando l'attaccante argentino gonfia la rete dei Citizens. Grazie a una particolare clausola del contratto firmato con il club inglese, per ogni cinque gol siglati da Agüero con il City, l'Atletico incassa 250mila euro.
Neymar, attaccante del Barcellona 50mila dollari per autografare figurine
Il fuoriclasse brasiliano è tra i giocatori che hanno firmato accordi con Panini, il produttore italiano di figurine. Neymar ha siglato un contratto con la Panini America, società con sede in Texas. Il testo prevede che Neymar incassi 50mila dollari per autografare 600 figurine con il suo volto, il che significa 83,3 dollari per ogni firma. Le stesse condizioni sono state accordate a Cristiano Ronaldo, mentre Xavi si è dovuto accontentare di 40mila dollari. Il mediano catalano può consolarsi pensando che questi guadagni non s'interromperanno una volta appese le scarpette al chiodo. La Panini ha infatti lanciato anche un album sulle vecchie glorie del pallone. Per questa iniziativa il danese Michael Laudrup - che in Italia giocò alla Juventus e alla Lazio e oggi allena il club qatarino dell'Al-Rayyan - ha incassato 12mila euro. Non male per un ex calciatore.
Daniel Agger, ex difensore del Bröndby Fare pubblicità alle sua società di acque fognarie
Nell'estate del 2014, mentre era ancora capitano della nazionale danese, il difensore Daniel Agger lascia il Liverpool e passa al Brøndby per 3 milioni di euro. «Un accordo storico», per il club danese, che lo descrive come il miglior giocatore mai comprato nel campionato locale. Consapevole di questo, Agger ottiene una clausola molto particolare: ogni volta che il Brøndby gioca in casa, allo stadio deve essere esposto un cartellone pubblicitario della “Kloagger”. Creata l'anno prima dal calciatore insieme al fratello e ad un amico, la società si occupa di gestire le acque reflue nella città di Hvidovre. Il nome "Kloagger" è una crasi di Agger e Kloak, che in danese significa fogna.