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Questo è quanto rivela l'Espresso nel numero in edicola venerdì 12 febbraio (e già online su E+) che pubblica un'inchiesta sulle grandi imprese della moda che negli anni scorsi sono emigrate in Svizzera, per la precisione in Canton Ticino, per pagare meno tasse. Oltre a Kering con il marchio Gucci, anche Abercrombie & Fitch e VF corporation, che possiede, tra gli altri, Timberland, NorthFace, Napapijri.
Ogni giorno, i tir con la merce griffata Gucci partono dalla Toscana per approdare pochi chilometri oltre il confine, nel grande centro logistico aperto da Kering vicino a Bellinzona, in Canton Ticino. Una parte di quei prodotti, una volta confezionati, riprendono la via dell'Italia, dove vengono finalmente messi in commercio.
In pratica, la Gucci logistica con sede a Firenze vende a un'azienda di distribuzione elvetica, la Luxury Goods International, anche questa controllata da Kering. Ed è la società svizzera a distribuire i prodotti Gucci anche nel nostro Paese. Grazie a questo gioco di sponda, la multinazionale riesce a incassare profitti supplementari per decine di milioni, perché la sua controllata in Canton Ticino paga imposte inferiori della metà, o anche di meno, rispetto a quelle correnti in Italia.
L'inchiesta integrale su l'Espresso in edicola da venerdì 12 febbraio e già online su Espresso+