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Cultura
marzo, 2016

Zerocalcare e i suoi antenati

In mostra a Roma un percorso espositivo di quaranta storie che hanno segnato la via italiana alla graphic novel

Quand’è stato che gli albi a fumetti sono diventati “romanzi disegnati”? Will Eisner (1917-2005), padre nobile della graphic novel, amava ripetere «non ho inventato i libri a fumetti, ma ero presente alla loro nascita». Al Museo di Roma in Trastevere la mostra “Fumetto italiano, cinquant’anni di romanzi disegnati” (fino al 24 aprile), a cura di Silvano Mezzavilla e Paolo Barcucci, risponde a questa domanda in un percorso espositivo di quaranta storie che hanno segnato la via italiana alla graphic novel.

Si comincia con Hugo Pratt e “Una ballata del mare salato”, che nel 1967 fece conoscere al mondo Corto Maltese. Il marinaio con l’orecchino apre questo viaggio tra suggestioni e segni diversissimi tra loro, per scoprire diverse facce della creatività dei nostri migliori autori.
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Il percorso si conclude cronologicamente con l’ancora inedita “Walker” (2016) di Gipi, ma prima di arrivare a questa novità si passa attraverso le chine di Guido Crepax (“Valentina nel metrò”, 1975) e la rivoluzione dei pennarelli di Andrea Pazienza (“Le straordinarie avventure ?di Pentothal”, 1977); il segno nerissimo di Magnus (“Lo Sconosciuto, il sequestrato della Sierra”, 1975) e i “Cuori Pazzi” (1979) di Altan. Imperdibili le suggestioni di Milo Manara in “Sognare, forse... Le avventure Orientali di Giuseppe Bergman” (1988), così come quelle del mitico “Fuochi” (1984) di Lorenzo Mattotti, o l’elegante linea chiara di “Max Fridman, No Pasaran” (2000), dove Vittorio Giardino narra la guerra civile spagnola, fino alla rivelazione di “Dimentica il mio nome” (2014) di Zerocalcare.

Tra gli autori esposti, Dino Battaglia e Paolo Bacilieri, Roberto Baldazzini e Sara Colaone, Luca Enoch e Manuele Fior, Otto Gabos e Francesca Ghermandi, Igort e Attilio Micheluzzi, Giuseppe Palumbo e Davide Toffolo, Sergio Toppi e Vanna Vinci. Insomma, in 300 tavole originali (catalogo Skirà) c’è mezzo secolo di storia del nostro fumetto.

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