Finito nel mirino sui social e non solo per le sue apparizioni al festival di Sanremo, in realtà l'attore di bella presenza va assolto. Ecco perché

Come dire. Nel consuntivo ?di Sanremo non deve andare persa l’occasione, non frequente, per ?un elogio di Gabriel Garko. L’attore ?in realtà viene elogiato dai suoi moltissimi fan per la sua bellezza. ?I suoi critici, e non solo i dilettanti sui social ma anche alcuni professionisti, hanno invece dei dubbi sui suoi talenti, e lo aspettavano al varco di Sanremo. Del resto il professionismo televisivo è anche, a volte, una pratica professionale delle gaffe: lo dimostrò Mike Bongiorno, che di Sanremo non ne ha certo condotti pochi.

Tra le cose che hanno fatto ridere ?e indignare c’è stata una frase in cui Garko parlava dello «scendere le scale». Una delle armi del sarcasmo ?e del ludibrio è la censura degli usi linguistici altrui, specie se considerati grammaticalmente errati. Molti hanno in testa gli usi transitivi di «scendere», del genere «scendi la spazzatura», meravigliosamente rappresentati dalla comica Margherita Antonelli ?con il suo «scendo il cane e lo piscio».

Una consultazione del vocabolario avrebbe giovato ai critici di Garko. ?Non solo l’uso di Margherita Antonelli è registrato (come uso meridionale), ma quello di Garko è perfettamente ?e nazionalmente grammaticale: «scendere la montagna» e, appunto, «scendere le scale» (con celebre precedente in Montale). La grammatica è fatta a scale: chi le scende, chi le sale. E chi ruzzola.

Anagramma : Gabriel Garko = aggirar bel ko.