E' stata una bomba a fare strage dentro un vagone della metro, intorno all'ora di pranzo. L'esplosione, diranno poi gli artificieri, è stata causata "da un ordigno artigianale probabilmente lasciato su un vagone prima della partenza del convoglio". 

Una strage nella metropolitana di San Pietroburgo, la città di Vladimir Putin che era in visita per partecipare a un forum, riporta l’incubo terrorismo in Russia. Una bomba è esplosa su un convoglio che viaggiava in galleria tra le stazioni dell’Istituto di Tecnologia e quella di Ploshchad Sennaya, causando morti e feriti. Un secondo ordigno inesploso è stato rinvenuto in una terza stazione, Ploshchad Vosstania. Nel sottosuolo della seconda città russa si è scatenato l’inferno: le primi immagini hanno mostrato un vagone sventrato avvolto in una coltre di fumo e i corpi stesi sulle banchine con i passeggeri che fuggono verso le uscite.

L’ordigno rudimentale aveva la potenza di 200-300 grammi di tritolo, ma conteneva frammenti di proiettili per renderlo ancora più letale. La procura ha parlato di «attentato» e tutte le stazioni della città sono state chiuse per precauzione. «Le piste sono quelle dell’incidente, della criminalità e, anzi tutto, del terrorismo», ha spiegato il presidente Putin che si è subito messo in contatto con i servizi di sicurezza interni Fsb.
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Il capo del Cremlino era appena intervenuto poco distante a un convegno sui media (difendendo la libertà di Internet a patto di censurare pornografia e istigazione al suicidio) e successivamente avrebbe dovuto incontrare il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko. L’Unità di crisi della Farnesina è al lavoro con il consolato per verificare se siano coinvolti connazionali.
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Tass: la ricostruzione dell'attentato
Secondo una fonte di Tass, l'agenzia stampa russa, l'esplosione ha avuto luogo tra le stazioni di Sennaya e la fermata del "Tekhnologicheskiy Institut”. A detonare è stato un ordigno probabilmente artigianale, reso più pericoloso dall'aggiunta di schegge, chiodi e altri pezzi di ferro. I testimoni che hanno assistito alla scena parlano di numerose persone ferite a terra e gente costretta ad uscire dai finestrini del treno a causa delle porte fuori uso. Ritrovato poi un secondo ordigno inesploso in una terza stazione, Ploshchad Vosstania, nei pressi della piazza della Rivoluzione dove gli artificieri hanno lavorato ore per disinnescarlo.

La pista
Secondo quanto riportato da Al Jazeera, gli investigatori che stanno lavorando al caso non escludono nessuna pista: potrebbe trattarsi di terrorismo o di criminalità comune

Il Primo Ministro Medvedev esprime solidarietà e assistenza ai feriti
La causa di quello che potrebbe essere un attentato non è ancora chiara e non si azzardano ipotesi da parte di chi riveste un ruolo di rilievo istituzionale. Intanto il Primo Ministro russo Dmitry Medvedev ha espresso a mezzo stampa le sue condoglianze per le vittime, esprimendo l'impegno del Ministro della Salute ad adottare tutte le misure necessarie per l'assistenza ai feriti. LEGGI

La procura russa: “è terrorismo”
“Sono sicuro che i nostri servizi speciali e le agenzia di sicurezza condurranno un'approfondita indagine per capire cos'è realmente accaduto e i colpevoli riceveranno una durissima punizione.” Queste le parole del presidente della Duma Vyacheslav Volodin, che aggiunge: “ condividiamo il dolore di chi ha subito una perdita e ci stringiamo in questo momento difficile”. INTERFAX

L'agenzia Interfax riporta anche le dichiarazioni della procura russa, per la quale non ci sono dubbi sulla matrice terroristica dell' esplosione. "I procuratori faranno tutto il possibile per precisare tutti i particolari che riguardano questo attentato affinché niente del genere succeda in futuro". INTERFAX

Circolata sui social media l'immagine di un uomo con barba e cappello sospettato di essere il responsabile dell'esplosione. A parlarne è il canale CCTV, ma non ci sono conferme sulla veridicità dell'accusa. Come riporta infatti la BBC, gli ufficiali russi stanno ancora investigando sulle cause dell'esplosione.