Attualità
14 agosto, 2025Il settimanale, da venerdì 15 agosto, è disponibile in edicola e in app
Il boom economico degli anni Sessanta offrì a numerosi italiani l’opportunità di elevare il proprio tenore di vita: acquistare una casa, comprare una Fiat, consentire ai figli di frequentare l’università e godersi le vacanze estive, preferibilmente al mare. Il direttore Emilio Carelli, nel suo editoriale, ricostruisce la storia - quasi un rito collettivo squisitamente italiano -, della villeggiatura. Un sogno che si è dissolto, tra difficoltà economiche, mancato adeguamento dei salari al caro vita e un’inflazione che ha trasformato ombrellone e lettini in beni di un lusso che sempre più persone non possono permettersi.
Dopo il commento del vicedirettore Enrico Bellavia sul caso Almasri, “l’ennesima figuraccia internazionale” del governo, il nuovo numero de L’Espresso offre un racconto di Diego De Silva che restituisce la misura di questa stagione: un’estate sospesa tra desiderio e rinuncia, con la riprovazione un po’ snob di chi grida all’overtourism. Gennaro Tortorelli, invece, fa un elenco di ordinanze-proclami, divieti e restrizioni che complicano la vita dei turisti. Per la sezione politica, Sergio Rizzo rileva le tre principali criticità del Ponte sullo Stretto. Ci sono poi due articoli dedicati al calcio a firma di Gianfrancesco Turano e Beatrice Dondi. Delle questioni d’Oltretevere se ne occupa Stefano Maria Paci, che ripercorre i cento giorni da maratoneta di Papa Leone. Il giornale ospita anche il contributo di Antonio Spadaro, “per una Chiesa estroversa”.
Paolo Biondani scrive dell’assoluzione dell’ex terrorista Fioravanti, che aveva diffamato Giovanni Falcone. Segue un approfondimento di Marco Roberti sulla giustizia riparativa. Federica Bianchi, a Guangzhou, ha testato per L’Espresso il nuovissimo taxi elettrico a decollo e atterraggio verticale. Dallo sviluppo tecnologico rampante della Cina ai posti del mondo dove ancora 673 milioni di persone soffrono di denutrizione: “Affamare è una scelta”, denuncia Simone Garroni, direttore di Azione contro la fame. Le corrispondenti dagli Usa Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni raccontano del “doppio forno americano” in materia di armi e aiuti spediti in Medio Oriente. Mentre la Repubblica democratica del Congo e il Mozambico cadono sempre più nella morsa jihadista e le stragi di cristiani aumentano: ne parlano Matteo Giusti e Antonella Napoli.
C’è poi l’inchiesta della settimana, firmata da Lorenzo Di Stasi e Sofia Turati: “L’ombra di Assad sulla compagnia aerea che ora vola da Forlì”. La sezione economia si apre con una previsione di Eugenio Occorsio: su dazi e clima si consumerà l’harakiri degli Stati Uniti. Gloria Riva, in un colloquio con Luisa Corazza, affronta il tema del gender pay gap intrinseco nella nostra cultura patriarcale. D’altronde, sottolinea Alice Dominese, la dipendenza finanziaria come arma per esercitare dominio è la terza forma di violenza più diffusa dopo gli abusi fisici e psicologici. Marco Montemagno lascia degli spunti sulla regolamentazione di chatbot e assistenti virtuali alimentati dall’intelligenza artificiale. E ancora, Alessandro Longo espone delle perplessità sul sovranismo tecnologico e l’autarchia digitale ai quali ambiscono i nostri governanti. Chiudono il nuovo numero de L’Espresso una ricca sezione cultura e le rubriche da leggere sotto l’ombrellone. Che dovrebbe tornare a essere accessibile a tutti, perché il diritto a un po’ di mare, di tempo libero e di respiro non dovrebbe essere materia di ordinanze né di esclusioni. È parte della nostra cittadinanza”.
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Il diritto alle vacanze - Cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
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