"Nasconde la circoncisione con le sopracciglia": così il deputato del Gruppo Misto sul primo firmatario della legge sull'apologia del fascismo. Condanna unanime delle sinistre. La Boldrini: "Parole inaccettabili"

"Che poi, le sopracciglia le porta così per coprire i segni della circoncisione…”. Massimo Corsaro, componente della corrente di Raffaele Fitto nel Gruppo Misto, attacca così Emanuele Fiano, proponente del ddl antifascismo in discussione alla Camera.

“Questo commento è di un deputato della Repubblica italiana. Gruppo Fitto. Si io sono circonciso ed ebreo. Orgogliosamente” risponde con un post su Facebook il deputato Pd “Massimo Corsaro invece esprime oggi il peggio dell'antisemitismo di stampo fascista”.


“Da Corsaro vergognose parole a sfondo antisemita tanto più inaccettabili perchè dette da un parlamentare” commenta la presidente della Camera Laura Boldrini. La sua vice, Marina Serena, si aspetta “una reazione sulla gravità delle parole di Corsaro da parte del suo gruppo a Montecitorio”.
Solidarietà a Fiano e attacchi al deputato ex Fdi da tutto il Partito democratico. “Spero che Corsaro si dimetta entro stasera se conosce ancora il significato della parola dignità” afferma il segretario del Pd Matteo Renzi. “Solidarietà totale ad Emanuele Fiano” twitta Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole e forestali. Per Ettore Rosato, capogruppo dei deputati Pd, “le parole di Corsaro sono indegne: sono certo che lui non si offenderà se lo definisco razzista e fascista”.

“Se qualcuno aveva dei dubbi riguardo alla necessità di una legge contro il fascismo e contro i fascisti si guardi il post dell’onorevole Massimo Corsaro” afferma il capo della comunicazione del Pd Matteo Richetti “un post che non si può commentare per violenza, volgarità e indecenza”.

Stesse reazioni dal resto della sinistra. “Solidarietà del gruppo parlamentare di Sinistra Italiana e di Possibile ad Emanuele Fiano” scrive su Twitter il capogruppo dei deputati di Si Giulio Marcon “Dal deputato Corsaro parole indegne e antisemite che non meritano di essere neanche citate”. “In un Paese civile chi usa parole così schifose e stupide, non dovrebbe nemmeno stare in Parlamento” afferma Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana.

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