Cultura
luglio, 2017

Eremi, pellegrini, eremiti: piccolo vocabolario di una vacanza dello spirito

Il turismo religioso è, per così dire, il più antico di tutti. Ecco da dove vengono le parole che oggi per noi simboleggiano una vera pausa di pace e silenzio

Crescono di anno in anno gli amanti delle vacanze spirituali lontano dal caos della città. Il primo turismo del resto fu quello religioso, e infatti il pellegrino è stato il primo turista internazionale. Deriva dal latino peregrinus, che significa straniero, a sua volta legato a peregri, avverbio latino che indicava chi vagava “fuori dalla città” ovvero attraverso gli agri, i campi.

Chi cerca la pace può ritirarsi in un eremo, dal greco eremos, luogo isolato e solitario, di solito frequentato solo dagli eremiti. Chi invece cerca un luogo silenzioso ma un po’ più grande, può andare in un'abbazia, nome che deriva da quello di abate a sua volta derivato all’ebraico abba, ovvero “padre”, in quanto l’abate era il padre spirituale dei suoi monaci. Le abbazie possono anche essere chiamate badie, che è un derivato dalla stessa radice, mentre nei monasteri femminili la madre delle suore è la badessa.

Monaco è una parola greca, derivata da monos, che significa solo, solitario, unico, perché originariamente i monaci si ritiravano nel deserto senza nessuno attorno, e solo in seguito, per motivi di difesa e di aiuto, formarono delle piccole comunità attorno a un abate. In genere le abbazie sono di monaci e monache benedettine, mentre altri conventi (dal latino convenio, mi riunisco assieme/convivo) possono essere di frati e suore, nomi derivati dal latino frater, fratello, e soror, sorella.

Durante queste vacanze spirituali si possono fare delle gite per visitare qualche santa reliquia (dal latino relinquo, lascio: si intende tutte quelle cose che i santi hanno lasciato dopo la morte, cioè le ossa dei santi stessi ma anche dei manufatti o degli oggetti che hanno toccato in vita).
Le parole dell'estate
Quando siamo in ferie ricordiamoci dell'ozio
7/8/2017

I conventi erano anche famosi per i loro orti dove venivano coltivate le erbe officinali o medicamentose, ovvero quelle da cui si ricavano le medicine. Oggi vengono spesso usate dai pii fraticelli per ricavare amari e liquori, spesso anche abbastanza alcolici. Che possono essere un gran conforto per i pellegrini e dare una sfumatura diversa al titolo “vacanze spirituali” con cui abbiamo iniziato.

L'edicola

Le radici culturali dell'Europa, antidoto al caos

Contro la crisi identitaria del Continente non c’è che uno sbocco: la riaffermazione dei valori comuni

La copertina del decimo numero: "Vieni avanti, straniero".