«Bandiere, striscioni, auto, pullman, benzina… Compatriota, la macchina organizzativa è in moto ed ha bisogno del tuo sostegno concreto». L’appuntamento è a Roma, il 28 ottobre. Una data simbolica: 95 anni fa ci fu la marcia su Roma che portò al governo Mussolini. Ora Forza Nuova ci riprova. «La marcia dei patrioti contro un governo illegittimo» continua il post su Facebook «per dire no definitivamente allo Ius Soli e per fermare violenze e stupri da parte degli invasori che hanno preso d’assalto la nostra Patria».
Sono già moltissime le adesioni: più di mille “mi piace” e quasi settecento condivisioni. Senza contare i commenti di supporto o di ricordo nostalgico: «Marciare per non marcire», «I miei genitori si sono sposati il 28 ottobre e mi hanno insegnato l’amore per la patria», «È il mio compleanno il 28 ottobre faccio 50 anni, forse sarà l'anno della svolta».
«Sarà una manifestazione patriottica, non filo-fascista o nostalgica» ha dichiarato Roberto Fiore, leader di Forza Nuova. «Vogliamo sfilare nel centro di Roma, il ministero degli Interni sbaglierebbe a vietarla, a rispondere a un movimento di popolo, a una rivoluzione in atto con metodi questurini».
Il partito neofascista ha messo in moto la macchina organizzativa, e aspetta le donazioni delle future camicie nere su PayPal. Alla Questura di Roma però ancora non sanno nulla. «Non è stato ancora formalizzato in questura alcun preavviso di manifestazione per la “marcia su Roma”» fanno sapere da via di San Vitale. Per legge, gli organizzatori di questo genere di eventi devono dare preavviso al questore almeno tre giorni prima. E la Questura può sempre vietare la manifestazione, ma questo per i forzanovisti potrebbe non essere un impedimento insormontabile: non sono nuovi infatti a manifestare nonostante il diniego della Polizia.
Come il 5 novembre 2016. La manifestazione dei camerati di Forza Nuova ha luogo alla Magliana, quartiere periferico della Capitale, nonostante il diniego della Polizia. «Ci avevano negato il permesso, ce lo siamo presi» come si legge sul profilo twitter dei neofascisti. Il corteo si conclude con esponenti dei centri sociali. O come il 15 giugno, quando alcuni esponenti di Forza Nuova cercano di raggiungere, senza autorizzazione delle forze dell’ordine, Palazzo Madama dove era in corso la discussione sullo ius soli. E ancora un mese dopo, il 12 luglio, a Tor Bella Monaca: alcuni forzanovisti violano le limitazioni della questura per andare a manifestare davanti la sede del Pd del quartiere. Rimane ferito un poliziotto.
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I partiti del centrosinistra si compattano contro la manifestazione. Mentre per la sindaca di Roma Virginia Raggi, con un twitta: «La marcia su Roma non può e non deve ripetersi. Tace il centrodestra. «Quali iniziative urgenti intende adottare per impedire che l’iniziativa dell’estrema destra convocata per il 28 ottobre si possa svolgere e qual è la sua opinione sulla legittimità giuridica di un movimento come Forza Nuova?» è scritto in un interrogazione presentata da 45 parlamentari Pd. «La “marcia patriottica” rischia di trasformarsi in una giornata tragica per il nostro Paese. Al di là delle fondate gravi preoccupazioni di ordine pubblico» prosegue l’interrogazione «e al di là del carattere offensivo per la memoria di quanti hanno sacrificato la propria vita a difesa della nostra Repubblica, è assai discutibile, per i toni e i contenuti utilizzati, la legittimità di una simile manifestazione in base alla normativa vigente, e in particolare alla luce dei divieti posti dalle leggi Scelba e Mancino». Ancora più duri i senatori Dem: «Forza Nuova va sciolta».
Anche Mdp, in una nota, ha dichiarato l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare sull’iniziativa di Forza Nuova: «La manifestazione del 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma, va semplicemente fermata. Negando l’autorizzazione».
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Per Possibile «La marcia su Roma organizzata dai nazifascisti di Forza Nuova viola la costituzione e non può svolgersi» ha dichiarato il segretario Pippo Civati «a meno che non si accetti, nel disinteresse complice e nella inammissibile equidistanza delle istituzioni preposte alla tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico, di violare la Costituzione, la legge Scelba e la legge Mancino».
«La storia si ripete: prima la tragedia poi la farsa» afferma il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni «Il 28 ottobre del ’22 i fascisti prendevano il potere con la violenza e le sopraffazioni. Oggi i loro seguaci scimmiottano le loro gesta, ma si sbagliano di grosso, nella città di Roma non sarà ammesso questo oltraggio alla Costituzione della Repubblica antifascista».