Attivi da 2019, quando nessuno ancora si immaginava cosa fosse una pandemia, mettono alla base il benessere del cittadino. Contro le limitazioni delle libertà, il cashless e il 5G. E sono pronti a presentarsi in (quasi) tutta Italia. Il loro slogan? Vaccini Vogliamo la Verità

Si presentano come l'unico partito che mette al centro il benessere dei cittadino, creato per resistere ad una situazione non ordinaria, in cui libertà, dignità e rispetto per l'essere umano sono assoggettati a interessi inaccettabili. Con una ferma opposizione, il Movimento è intenzionato a far emergere tutta la verità sui vaccini, sul Covid, sugli affidamenti, sulla corruzione, sulla proprietà della moneta, sull'inquinamento elettromagnetico e sul 5G, con lo scopo di affermare una verità scientifica da studi indipendenti e una verità politica priva di conflitti di interesse.

Tra le ultime campagne oltre a quella contro i vaccini, appare anche quella contro il cashless con tanto di hastag #iopagoincontanti “contro la moneta elettronica in difesa della libertà e dell’economia delle persone reali” e nel programma è prevista anche l’abolizione del Trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Insomma sono maestri del complottismo mondiale e ogni punto del programma è volto a liberare l’uomo dal controllo del Grande Fratello. 

Il suo leader è un medico veterinario di Padova, Mario Girotto che dopo aver invano tentato la corsa alla presidenza della Regione Veneto (21.600 preferenze e nessun seggio conquistato), si è definito “orgogliosamente complottista” perché «sicuro del fatto che non può essere credibile la spiegazione ufficiale, quella secondo cui il Covid, in soli 6 mesi, avrebbe fatto il salto di specie dai pipistrelli all’uomo».

Non è andata meglio alle amministrative del 2019 in Emilia Romagna, anche se  il Movimento 3 V raccogliendo più di 11 mila preferenze, ha mandato in soffitta liste più rodate come Potere al Popolo e Partito comunista. Alla faccia della Regione Rossa. Numeri insufficienti a conquistare un seggio, ma che mostrano una tendenza già presente nel Paese ben prima del Covid.

 

Siamo al 2021, l'Italia, come il resto del mondo fa ancora i conti con il virus e una campagna vaccinale di massa, che incontra importanti sacche di scetticismo. Così a distanza di due anni dalla sua fondazione, il Movimento si trova di fronte a una contingenza che potrebbe rivelarsi propizia, sperando di poter attingere voti da quel movimento organizzato di No Vax che nelle ultime settimane ha occupato le piazze in segno di protesta contro quella che definiscono una dittatura sanitaria, tassello di un complotto mondiale contro le libertà dell’individuo. Una fetta di elettorato su cui anche la Lega di Matteo Salvini ha messo gli occhi e che “accarezza” mandando in piazza alcuni suoi rappresentanti a sostenere le ragioni dei no vax e dei no Green Pass.

 

A questo punto il Movimento sembrerebbe pronto a fare il salto, approdando in qualche consiglio comunale sfruttando l’onda ribelle. Sul sito è nota la lista dei candidati per la poltrona di sindaco nelle città di Milano, Ravenna, Napoli, Rimini, Sesto Fiorentino, Torino. A Trieste Ugo Rossi fa appello “agli umani a candidarsi nelle sue liste” e nel cv vanta una collaborazione con la deputata ex 5 stelle, Sara Cunial per contrastare il 5G. Mentre a Bologna Andrea Tosatto non ha dubbi: «La politica ha cambiato il concetto di pandemia dipingendo un virus perfettamente curabile come un killer fantasma».Si nota però l'assenza di un candidato a Roma, dove forse è sufficiente la titubanza della sindaca Raggi, ribattezzata “sindaca boh vax”, ad accontentare gli animi dei riottosi della prima dose. 

 

Non sappiamo se questa volta il  Movimento 3 V riuscirà a eleggere i suoi rappresentanti nei consigli comunali il prossimo 3 ottobre, ma di certo quello dei vaccini sarà uno dei temi cardine della prossima campagna elettorale e finora, seppure in maniera del tutto particolare, il Movimento 3 V sembra quello con le idee più chiare. Ed è tutto dire...