Se il senatore leghista Furgiuele avesse dato un’occhiata a quanto passa il convento, più che proporre il bonus per i matrimoni in chiesa avrebbe potuto dirottare il suo “incentivo wedding” sui programmi dedicati alle nozze, risparmiandosi probabilmente le critiche piovute da manca e persino da destra. Perché in un Paese ormai specchio della tv ci si sposa più nel piccolo schermo che davanti all’altare.
Matrimoni talmente laici ai limiti dell'irriverenza, dove non solo ti conosci a pochi secondi dalla fede al dito ma addirittura, ed è il caso di quest'ultima edizione di “Matrimonio a prima vista”, a tenere in piedi il gioco non ci provi nemmeno.
Così in un capolavoro di quadrature del cerchio una delle tre coppie, dopo una manciata di puntate, ha mostrato una tale insofferenza reciproca da mollare la presa e salutare la produzione con tanto di pubblica sgridata, intercettazione di una richiesta di accordo e cacciata dal programma in grande stile. Insomma, una disfatta plateale dei cosiddetti esperti al punto che il programma in onda ora su Real Time meriterebbe di essere ribattezzato divorzio al primo sguardo.
Senza contare poi che si è appena concluso “Quattro matrimoni,” in cui le spose in barba al romanticismo duellano con le colleghe per portarsi a casa il viaggio premio sotto lo sguardo critico del conduttore costretto per contratto a fare le pulci alle torte multipiano.
Intanto mentre i contadini cercavano mogli e le suocere sceglievano gli abiti bianchi, si è arrivati all’ardire di proporre una seconda stagione dell'insostenibile “Chi vuole sposare mia mamma”, quel progettino capitanato da Caterina Balivo che in uno slancio di modernità ha aggiunto in corsa anche i padri in cerca di compagnia, con la complicità di altrettanto insostenibili figli.
Sino a che nel Paese delle nozze infrante da telecomando, che ha cavalcato neanche fosse un Palio il naufragio Totti-Blasi, persino Suor Cristina ha divorziato, niente meno che da Gesù. Dopo quindici anni di amore altissimo, intervallato dai microfoni di “The Voice” e dai ritmi di “Ballando con le stelle”, la vita con le Orsoline aveva fatto il suo tempo. E rigorosamente in uno studio, l’ex religiosa ha dichiarato di aver gettato il velo alle ortiche, pronta a ricominciare una nuova vita, possibilmente in diretta. Perché no, le nozze religiose non pagano. E sì, se il senatore leghista avesse guardato la tv se ne sarebbe accorto subito.