Politica
15 settembre, 2022

Le cinque domande de L’Espresso, risponde Monica Cirinnà

Le risposte ai nostri quesiti di Monica Cirinnà, Candidata al Senato nel collegio Lazio 04 per il centrosinistra

 

1 - Quali sono le due proposte irrinunciabili dell’agenda della sua coalizione da affrontare in Parlamento come prioritarie?
«Anzitutto, il sostegno all’occupazione in generale, e a quella giovanile e femminile in particolare, a partire dall’abbattimento del cuneo fiscale: occorre contrastare il lavoro povero - penso agli stage non retribuiti a inizio carriera - e rendere effettiva la parità salariale tra uomini e donne. Sempre in questo ambito, è necessario approvare una buona legge sul salario minimo. In secondo luogo, l’impegno per un Paese più giusto e inclusivo, dunque il lavoro per i diritti e la pari dignità: dalla difesa della legge 194, al matrimonio egualitario, alla riforma della legge sulla cittadinanza. Queste le due priorità, nel segno dell’intreccio tra diritti civili e diritti sociali, perchè non c’è libertà senza eguaglianza e giustizia sociale».

2 - Se sarà eletto o eletta, come pensa di costruire e mantenere un dialogo continuo con il proprio territorio di elezione? Quanti giorni, ore, settimane dedicherà al proprio territorio? In che modo relazionerà sull’attività svolta? In quali luoghi?
«Essere candidata a Roma è per me un privilegio: la città è da sempre il centro della mia attività politica, prima come consigliera comunale e poi come senatrice. In questi giorni di campagna elettorale sul territorio sto consolidando relazioni importanti, mettendomi in ascolto delle solitudini, dei desideri e delle necessità delle persone. Continuerò così, con una presenza almeno settimanale nei luoghi di aggregazione politica sul territorio, dai circoli del Partito democratico a tutte quelle realtà associative che già mi stanno accogliendo con entusiasmo. Inoltre, in questi anni di attività politica, ho sempre risposto a chi mi chiedeva incontri per parlare delle esigenze dei territori e continuerò a farlo».

3 - Chi sono i finanziatori della sua attività politica?
«Al momento, la mia campagna è in parte autofinanziata con risorse personali e in parte sostenuta dalle donazioni - sia di denaro che di prestazioni e servizi - di persone che anche così stanno manifestando il loro sostegno alla mia candidatura: abbiamo in programma cene di autofinanziamento e altre iniziative nelle quali sarà possibile sostenere anche economicamente la mia candidatura».

 

4 - In che modo si impegna a rimanere libero o libera da interessi e condizionamenti?
«Credo che la mia storia personale parli per me: ho sempre sostenuto temi e azioni in cui credo, rappresentando mondi che a me si sono rivolti con fiducia. Continuerò così, come ho sempre fatto. Libera e senza paura di dire la verità, sempre e con coraggio».

 

5 - Cosa ha fatto di concreto nel territorio nel quale è candidato?
«Già negli anni come consigliera comunale sono stata presente sul territorio, ad esempio con molte iniziative relative ai diritti e al benessere degli animali (che era la mia competenza nell’amministrazione comunale in quegli anni). Negli ultimi anni, come senatrice, sono stata vicina ad alcune realtà che, sul territorio, si occupano di diritti e inclusione, come ad esempio Lucha y Siesta».

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