Tutto è in armonia. Dialoghi, silenzi, attori. Peter Stein mette in scena “Il compleanno” di Harold Pinter. E coglie nel segno

Seguire alla lettera un autore e avere la sensazione che stia parlando anche di noi, pur essendo i suoi personaggi lontanissimi dal nostro mondo. Harold Pinter è stato senza dubbio uno dei più dirompenti autori teatrali, non a caso gli fu assegnato nel 2005 il Premio Nobel per la letteratura. E pensare che quando esordì nel 1958 all’Art Theatre di Cambridge “Il compleanno” fu stroncato dalla critica (quella stessa sera, tra l’altro, debuttava per la prima volta a Londra Eugène Ionesco con “Il rinoceronte”). Incredibile se si pensa alla fortuna che ha avuto nel tempo questo testo, anche se non facile da interpretare. Ecco perché “Il compleanno” diretto dal regista tedesco Peter Stein (ricordate “I Demoni”?) – di recente in scena al Teatro Sala Umberto di Roma – dimostra come da un buon lavoro di squadra può nascere uno spettacolo in cui tutto è in armonia, dai dialoghi ai silenzi, dall’uso dello small-talk (il linguaggio quotidiano) alla complicità fra gli attori, incorniciati dalla scenografia sobria di Ferdinand Woegerbauer.

 

Stein, da anni residente in Italia, sceglie un testo giovanile di Pinter, scritto dopo aver letto “Il processo” di Kafka e le opere di Samuel Beckett. Tradotto da Alessandra Serra e prodotto da Viola Produzioni e Tieffeteatro Milano, lo spettacolo ci porta fra le verdi mura di una pensione inglese a due passi dal mare, gestita da Meg (Maddalena Crippa) e Petey (Fernando Maraghini). L’unico ospite è Stanley (Alessandro Averone), un ex pianista quarantenne di cui sappiamo ben poco. Durante i festeggiamenti per il suo compleanno Stanley perde la testa, tenta di strangolare Meg e di violentare la vicina Lulu (Emilia Scatigno). A turbare Stanley è l’arrivo di una strana coppia che rende l’atmosfera misteriosa e più minacciosa. Sono Goldberg (interpretato da Gianluigi Fogacci), e McCann (Alessandro Sampaoli), che il giorno successivo alla festa portano via Stanley - perfettamente vestito ma con gli occhiali rotti - per ricoverarlo.

 

Ma chi è davvero Stanley? E cosa vogliono da lui quei due uomini? Stanley è fuggito da qualcosa e si è rintanato in uno spazio tutto suo. La sua solitudine è la stessa di chi oggi rifiuta una vita che non ama più, un lavoro, o semplicemente uno stare nella società in una certa maniera, ecco perché parla anche di noi. È un ribelle che ad un certo punto viene richiamato all’ordine, ripescato o risucchiato da qualcos’altro che chissà dove porterà.

 

Il compleanno
di Harold Pinter, regia di Peter Stein
Siena, Teatro dei Rinnovati, fino al 26 febbraio. Cremona, Teatro Ponchielli, 28 febbraio. Parma, Teatro Due, 4 e 5 marzo

 

APPLAUSI
Chi ama i racconti di Katherine Mansfield? La scrittrice neozelandese, scomparsa 100 anni fa a soli 34 anni, ha ispirato Silvia Ajelli, che ha curato l’adattamento dello spettacolo “Pictures”, di cui è interprete, diretta da Luca Bargagna. Lo spettacolo è in scena a Napoli (Ridotto del Mercadante, fino al 5 marzo).

 

E FISCHI
Andrà all’asta il Teatro Sociale di Villastrada, gioiellino in stile neoclassico del 1910. Lo ha pignorato il Tribunale di Mantova dopo la sentenza di primo grado che impone ai proprietari dell’edificio di pagare 1.560.000 euro all’impresa edile che quindici anni fa eseguì i lavori di ristrutturazione. Intanto il teatro chiude, che fine farà?

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