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Cultura
giugno, 2023

AGNESE GIARDINI

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Siamo Agnese Giardini e Luca Buson, di seguito la proposta editoriale e il progetto che abbiamo realizzato per il contest “L'Espresso Voice”. Sinossi Walimohammad ha 10 anni quando un gruppo di talebani entra nella madrasa dove sta studiando. Cercano cinque ragazzi, i più bravi, vogliono portarli in Pakistan, in una madrasa più grande, più bella e con più libri. Wali è uno dei prescelti, a lui piace studiare e spera che nella nuova scuola possa imparare a diventare un mullah; quello che ancora non sa è che a sud della Linea di Durand, il confine che separa il Pakistan dall’Afghanistan, si trovano i centri di addestramento più radicalizzati, dove i talebani addestrano i bambini per farli diventare kamikaze. A casa, la mamma e lo zio materno festeggiano con gioia la notizia del reclutamento. Il destino di Wali sembra già scritto, non sembrano esserci alternative. Un lutto, l’incontro con la nonna paterna e la scoperta di un legame padre e figlio che sembrava perso da tempo, rimescolano le carte. Wali riesce a sfuggire dai talebani, ma casa sua, il suo villaggio e l’Afghanistan, non sono più un posto sicuro. Inizia così un viaggio verso l’'altrove', alla ricerca di un luogo che possa permettere a un ragazzino di 16 anni di continuare a vivere e a studiare. Wali attraversa l’Afghanistan, viene imprigionato in Iran e scappa attraverso la Turchia. In Grecia riesce a nascondersi sotto a un tir, al quale resta aggrappato per un giorno intero, fino a quando le sue braccia non reggono più. Quando Wali buca il serbatoio del camion l’autista ferma finalmente il mezzo. Wali esce dal suo nascondiglio e inizia a correre. Corre più veloce. Non sa dove si trova, non sa che è arrivato in Italia e che sta per iniziare una nuova vita. Format “Il Kamikaze Mancato” è un reportage, il podcast ha una struttura verticale composta da 5 episodi, che seguono in ordine cronologico la storia di Walimohammad Atai, dalla sua infanzia in Afghanistan fino all’arrivo in Italia, nel 2012. Durata: 10-15 minuti Voce narrante: una voce narrante (monovoce) che ripercorre le tappe principali dell’infanzia e del viaggio di Wali verso l’Italia, mentre, sullo sfondo, si intreccia la storia dell’Afghanistan, a partire dagli anni ‘90 fino alla ritirata delle truppe americane nel 2021, e la riconquista di Kabul da parte dei talebani. Audience: Generazione Z, Millennial e Generazione X (persone di età compresa tra i 20 e i 45 anni) che si confrontano quotidianamente con storie di immigrazione, studenti appassionati di storia, politica e attualità, persone che si informano regolarmente, un pubblico interessato a ripercorrere le tappe principali della storia dell’Afghanistan del XXI secolo. Riassunto degli Episodi Episodio 1 - Tè allo zafferano, per iniziare: Wali ci accoglie nella sua casa, a Busto Arsizio. Davanti a una tazza di tè allo zafferano inizia a raccontare della sua infanzia e del giorno in cui i talebani sono arrivati nella madrasa e l’hanno scelto per diventare kamikaze. Episodio 2 - Caramelle di gelso: I giorni nella madrasa pakistana passano lenti, i talebani insegnano ai bambini a smontare armi e come si diventa bravi martiri. La morte dello zio materno riporta Wali nel suo villaggio e, durante il funerale, conosce per la prima volta la nonna paterna, che gli svela la verità sul padre. Episodio 3 - Statue di cartapesta: Wali scopre che suo padre era un medico, e che è stato ucciso nel ‘96 dai talebani, con la complicità della madre e dello zio. Pronto a portare avanti la sua eredità, Wali fonda una scuola laica nel suo villaggio, ma i talebani non sono d’accordo, e si mettono sulle tracce del giovane per ucciderlo. Episodio 4 - Benzina: Wali riesce a sfuggire all’attentato dei talebani, ma la sua scuola è distrutta, e il suo villaggio non è più un posto sicuro. Inizia il viaggio verso Occidente, attraverso Iran, Turchia e Grecia. Aggrappato a un tir, Wali raggiunge finalmente l’Italia. Episodio 5 - Benvenuti a Lecce: A Lecce inizia una nuova vita. Wali ha fatto tesoro delle memorie lasciate dal padre, nelle quali gli ricorda che per essere liberi bisogna studiare. Inizia così il suo percorso da educatore e mediatore culturale, anche se il suo sogno resta quello di diventare ambasciatore. In quest’ultimo episodio Wali riflette sulle sfide dell’Afghanistan e sull’importanza dell’integrazione.

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