Il web è pieno di rimedi inutili e dannosi contro il caro carburante. Eccone quattro da sfatare

Questo è uno dei periodi dell’anno in cui ci spostiamo maggiormente per i viaggi. Feste, appuntamenti con gli amici e vacanze. Ed è così che molti di noi caricano l’automobile e partono. Parliamo di automobili a benzina e diesel: i prezzi dei carburanti, lo sappiamo, aumentano vertiginosamente. Nascono così in Rete fantasiose teorie su come poter risparmiare. Abbiamo selezionato le quattro più diffuse e resistenti.

 

Al primo posto: «Fare rifornimento la notte fa risparmiare». Tale supposizione si basa su un principio fisico rigoroso. Se esposto alle più fresche temperature notturne, il carburante, risulta più denso e, a parità di volume, si ottiene quindi una resa energetica maggiore. La benzina però si trova in grandi contenitori sotterranei perfettamente isolati, che assicurano temperatura costante in ogni momento della giornata. Va da sé che fare rifornimento di notte, purtroppo, non genera risparmi. È vero solo che durante le ore di minor affluenza, le stazioni di servizio possono applicare piccoli sconti.

 

Al secondo posto: «Utilizzare un’automobile che vada solo ad acqua». Già, oltre 10 anni fa, nel 2013 ha cominciato a circolare in Rete l’idea di utilizzare l’acqua come possibile carburante per automobili. La frase che solitamente accompagna questa teoria è semi complottista, «non ci dicono che le auto possono andare ad acqua perché vogliono farci usare la benzina». Esistono, in realtà, dei progetti che riguardano le automobili ibride con carburante classico e acqua. Purtroppo, però, nonostante le teorie circolanti, l’acqua non può essere bruciata come gli idrocarburi. Non è possibile, perciò, usare unicamente l’acqua per fare milioni di chilometri gratuitamente.

 

Al terzo troviamo: «Gonfiare gli pneumatici più del necessario». È una teoria che parte dall’idea di poter emulare le abitudini dei piloti della Formula Uno. Applicare però quello che viene fatto in pista alle nostre utilitarie pronte per raggiungere gli amici per il Capodanno non è un’ottima idea. Con una pressione interna maggiore rispetto al necessario, gli pneumatici possono scoppiare. Lo pneumatico troppo gonfio inoltre riduce la prontezza di risposta del veicolo e di conseguenza aumenta il consumo di carburante.

 

Quarta in classifica la bizzarra idea di risparmiare benzina «applicando un magnete sul tubo del carburante». Questi magnifici oggetti però non sono presenti nelle più note catene di automobili o del mondo del fai-da-te, ma si possono acquistare solo ed esclusivamente online. Agirebbero, secondo le teorie online, sulle molecole del combustibile. Queste, nel momento del passaggio dal campo magnetico del dispositivo, vengono sottoposte ad una variazione della loro tensione superficiale. Si tratta di un forte aumento di velocità delle particelle cui segue una maggiore nebulizzazione delle stesse: da qui il supposto miglioramento della combustione e il risparmio. Naturalmente non esistono studi scientifici che ci possano dimostrare questa teoria. Il dubbio, poi, aumenta se pensiamo che le molecole dei carburanti sono tutte diverse ma i meccanismi venduti sono universali.

 

In conclusione, di questa rassegna di teorie bizzarre forse per risparmiare è meglio affidarsi agli esperti.