L'artista americano rielabora gli scatti di due fotografi. Loro gli fanno causa e vincono. Ma il suo caustico lavoro sull'immaginario social non si fermerà

La dottrina del fair use sui diritti d’autore negli Stati Uniti stabilisce che in certi casi immagini coperte da copyright possano essere liberamente utilizzate. Per esempio se sono utilizzate per critica o informazione, o se non intaccano in alcun modo il valore dell’immagine utilizzata. La Corte Federale di New York si è espressa dopo quasi dieci anni nel caso che vedeva i fotografi Donald Graham ed Eric McNatt contro Richard Prince, reo di avere utilizzato immagini realizzate da loro per la sua serie “New Portraits”: l’artista dovrà risarcire i due e pagare le spese processuali, per un totale che va oltre i 900.000 dollari. 

 

Si tratta di una fotografia di un rastafariano di Graham e di un ritratto dell’anima dei Sonic Youth Kim Gordon scattata da McNatt, inserite entrambe nella griglia Instagram e riprodotte su grandi tele da Prince (con un suo commento aggiunto in calce), con le quali l’artista diceva di voler ironizzare sul modo in cui oggi ci presentiamo attraverso i social network, dando di noi l’immagine che desidereremmo avere e non quella abbiamo.  

 

Richard Prince è certamente uno degli artisti più discussi al mondo. È difficile ricostruire la sua vita perché molte delle cose che ha raccontato ai giornali potrebbero essere parte di un serissimo gioco che porta avanti fin da ragazzo, ma sappiamo per certo che da giovane lavorava per un grande editore di magazine nel reparto pubblicitario. 

 

Le inserzioni sono per lui fonte di grande ispirazione, perché raccontano i cliché, ma in un certo senso anche i feticci e le perversioni d’America. Allora comincia a fotografare pagine di riviste, quotidiani, cataloghi, libri che, passando per il suo obiettivo, diventano opere: ci dice che il potere trova linfa vitale nella massificazione delle immagini e in un certo senso espropria lo strumento ai potenti trasformandolo in arte e ridicolizzandoli.

 

Gallerie e musei si accorgono presto di lui e Prince avrà una carriera formidabile. Come abbiamo visto, ancora oggi continua con quel lessico, non più coi giornali ma coi social. E siamo sicuri che non sarà una sentenza a fermarlo.