Le mire sul Canale
Gli Stati Uniti annunciano il passaggio gratuito a Panama delle navi governative, ma l'autorità del Canale smentisce
"Non è stata apportata alcuna modifica alle tariffe"
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, su X, ha dichiarato che le navi governative potranno attraversare il Canale di Panama senza pagare la tassa di transito. Secondo Washington, questa concessione sarebbe stata ottenuta grazie alle pressioni del presidente Donald Trump, garantendo "risparmi di milioni di dollari all'anno per il governo". Tuttavia, l'Autorità del Canale di Panama ha prontamente smentito la notizia, affermando di non aver modificato le tariffe e di mantenere il pieno controllo sulla politica dei pedaggi. In un comunicato ufficiale, l'ente autonomo ha ribadito di avere il potere esclusivo di stabilire le tariffe e ha negato di aver concesso trattamenti speciali.
Le accuse statunitensi: il canale di Panama sarebbe in mano alla Cina
Da settimane, in realtà, Trump sta ventilando l'ipotesi di "recuperare" il Canale, sostenendo che l'infrastruttura sia sotto un'influenza cinese sempre più marcata. Il ministro della Sicurezza panamense, Frank Ábrego, ha annunciato che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, visiterà il Paese ad aprile per discutere di questioni di sicurezza e cooperazione bilaterale. Tuttavia, non vi è alcun riferimento a un'intesa sulle esenzioni tariffarie per le navi governative statunitensi. Infatti, le autorità panamensi, pur confermando il dialogo con gli Stati Uniti, ribadiscono che il Canale resta un asset sovrano e indipendente.
La risposta di Pechino
Le dichiarazioni statunitensi sul presunto controllo cinese del Canale di Panama hanno scatenato una reazione da Pechino. Il governo cinese ha presentato una protesta formale contro gli Stati Uniti, definendo "irresponsabili" e "infondate" le accuse di Washington. Carlos Hoyos, viceministro panamense del Commercio estero, ha inoltre rivelato che i negoziati per un accordo di libero scambio tra Panama e Cina sono stati sospesi. Nonostante questa battuta d'arresto, Pechino ha dichiarato che la cooperazione nell'ambito della Belt and Road Initiative procede regolarmente e ha invitato le parti a evitare interferenze esterne nelle relazioni bilaterali.