Tensione istituzionale
Lo spionaggio contro i giornalisti, le denunce dei Servizi segreti, il silenzio di Meloni: poteri dello Stato nel caos
Il vicepremier Salvini afferma che potrebbe essere in corso "un regolamento di conti interno agli 007". Se è vero, uno degli organi più delicati della Repubblica rischia di destabilizzare le istituzioni. O esserne destabilizzato. Intanto, un software venduto al governo è stato usato per spiare i cellulari di cittadini innocenti. E il Dipartimento che coordina le agenzie di intelligence ha denunciato Francesco Lo Voi, il procuratore di Roma schernito sui social per il caso Almasri dalla presidente del Consiglio. Che su queste vicende ha deciso di non riferire in Parlamento
Sono giorni di tensione nei palazzi romani. Da quando Almasri è stato rispedito a Tripoli su un volo di Stato, nonostante il mandato d'arresto spiccato dalla Corte penale internazionale, il clima tra le istituzioni e i suoi rappresentanti si è fatto incandescente. Le opposizioni si sono ricompattate è continuano a chiedere che Giorgia Meloni riferisca in Parlamento sulla vicenda del funzionario libico. Ma non solo. Vogliono spiegazioni sullo spionaggio contro giornalisti e attivisti italiani, avvenuto tramite un software di Paragon Solutions. La società israeliana, dopo che la notizia si è diffusa, ha dichiarato di aver rescisso il contratto con l'Italia per aver violato le "norme etiche", confermando così un rapporto con le istituzioni del Paese. Palazzo Chigi ha detto che sono sette i cellulari violati dallo spyware, che sfrutterebbe una una falla di WhastApp. In questo scenario caotico, il vicepremier Matteo Salvini ha evocato presunti "regolamenti di conti all'interno di servizi di intelligence". Intanto il Dis, il Dipartimento che coordina le agenzie di intelligence, ha presentato un esposto contro il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, lo stesso schernito da Meloni in un video sui social per aver trasmesso al Tribunale dei ministri l'avviso di indagine che riguarda lei, i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano. L'accusa mossa a Lo Voi - che non c'entra con il caso Almasri - sarebbe quella di aver contribuito alla diffusione di un documento riservato dell'intelligence. Nella stessa giornata, Andrea Mirenda, membro del Consiglio superiore della magistratura, ha chiesto l'apertura di una pratica a tutela di Lo Voi per essere stato "irriso" da Meloni. Sembra essere in atto uno scontro totale tra istituzioni, che coinvolge politica, magistratura e Servizi segreti.