Aristotele e Averroè, Platone e Al-Ghazali: in un corso a Frascati il destino parallelo della filosofia

I greci dopo la chiusura dell’Accademia. I persiani prima dell’islamizzazione. E le traduzioni a Baghdad e Toledo. Una settimana di incontri per scoprire le radici comuni del pensiero moderno. Dalla newsletter de L’Espresso sulla galassia culturale arabo-islamica

Un ponte che lega il Mediterraneo alla Cina. E posa un pilastro in ogni nazione che incontra sul suo cammino. Legando passato e presente, l'Accademia greca e i grattacieli di Dubai e Pechino. È il senso del Corso di filosofia islamica che si terrà dal 9 al 14 maggio nella sede dell'Accademia Vivarium Novum, la Villa Falconieri di Frascati. Un seminario di sei giorni che porterà dai concetti chiave della filosofia islamica alle correnti moderne ricostruendo il cammino dei grandi pensatori nel loro intreccio con la filosofia occidentale a loro contemporanea, ma soprattutto con quella precedente.

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A guidare studenti e appassionati, una selezione dei migliori islamisti italiani (Angelo Iacovella di Unint, Claudio Lo Jacono dell'Istituto Nallino, Bartolomeo Pirrone dell'Orientale di Napoli, Alberto Ventura dell'Università della Calabria) insieme a Hadi Vakili dell'Istituto di studi culturali e umanistici dell'Iran. Ne abbiamo parlato con l'organizzatore, Luigi Miraglia, che li ospita nell'Accademia di Frascati, eccellenza mondiale per lo studio del latino che accoglie studenti da tutto il mondo per una full immersion nella lingua latina, prevista per ogni occasione della vita quotidiana e per un corso di studi classici che va da Roma antica agli scienziati del diciottesimo secolo.

 

Com'è nata questa iniziativa?
«È figlia di un'idea che già danni coltiviamo qui all'Accademia Vivarium Novum, quella di creare una concordia tra varie civiltà: in particolare tra quelle che sono nate tra le sponde del Mediterraneo e poi si sono diffuse in Asia, e tra quelle che dall'Asia sono venute a influenzare le culture e le civiltà d'occidente. Questa idea già era stata lanciata a Napoli, nell'ambito dell'Istituto Italiano degli Studi Filosofici, quando era vivo l'avvocato Gerardo Marotta, con un centro studi per i rapporti tra le diverse civiltà. Nel 2017 abbiamo organizzato un grande convegno intitolato "Patria diversis gentibus una", a Roma nell'Oratorio del Caravita, aperto a studiosi di islamistica, delle civiltà cinesi e indiana ma anche delle culture dell'America precolombiana. Successivamente abbiamo tenuto un altro incontro importante intitolato "Concordia mediterranea" al quale hanno partecipato l'Ismeo, l'Università Orientale di Napoli, l'istituto Nallino e altre istituzioni di prestigio nello studio dei rapporti tra Europa e civiltà islamica. Tutto questo rientra in uno sforzo che stiamo compiendo da tanti anni per identificare le radici dell'umanesimo universale: non solo quello storicamente manifestatosi in occidente fra 14esimo e 16esimo secolo, ma una radice dell'umano che sia condivisa da tutte le grandi civiltà».

 

Non solo occidente e islam, quindi.
«No, è per questo che negli anni noi abbiamo intessuto rapporti molto intensi con istituzioni cinesi, abbiamo fondato una facoltà di lettere classiche a Pechino, un dipartimento di lettere classiche vicino a Wenzhou, e stiamo costruendo rapporti con il Nepal e il Congo. Recentemente abbiamo siglato un accordo con l'Istituto per gli studi umanistici e culturali dell'Iran. Per questo abbiamo pensato di invitare uno dei professori di questo istituto, Hadi Vakili, che insieme a prestigiosissimi islamisti italiani potesse fare un'illustrazione per quanto possibile completa, pur in un tempo ristretto, delle maggiori correnti della filosofia islamica: da Al-Kindi e Al-Farani fino a Ibn al-Arabi passando per Avicenna, Averroè, Al-Ghazali, Mulla Sadra... Una storia della filosofia islamica, dei concetti chiave che si sono dipanati nel corso dei secoli».

 

A chi è rivolto?
«Soprattutto a persone interessate a confrontare questa filosofia con quella dell'occidente. Non possiamo dire che sia un corso per specialisti, è un corso introduttivo. Si rivolge a coloro che hanno una buona preparazione filosofica e sono interessati a confrontare le concezioni che noi in occidente consideriamo fondanti con quelle del vicino oriente, e dell'islam in particolare. In questo modo si potrà vedere chiaramente quanto i due mondi abbiano interagito per il tramite della filosofia aristotelica e platonica: come questi canali si siano aperti e come abbiano creato degli scambi continuati nei secoli».

 

Per mostrare insomma quel "Destino parallelo" tra Islam e Occidente di cui parla lo storico afgano-americano Tamim Ansary...
«Sì: non c'è stata una crescita separata ma parallela, non priva di contatti che in alcuni periodi sono stati fortissimi. Per esempio al tempo della "Bait al Hikma", la casa della sapienza di Baghdad dove un esercito della cultura si è dato a tradurre testi dal greco all'arabo, dall'arabo al persiano, dal sanscrito al greco attraverso anche altre lingue orientali. Un'altra grande scuola di comunicazione è stata quella di Toledo, sempre basata sulle traduzioni che hanno avuto grande importanza. Possiamo dire che la cultura greca, espressa in particolare dalla filosofia, dopo la chiusura dell'Accademia di Atene nel 529 da parte del Giustiniano, ha trovato rifugio a oriente: lì hanno trovato rifugio i filosofi profughi, che a oriente sono stati accettati e sono diventati pilastri del pensiero prima persiano e poi, dopo l'islamizzazione della Persia, anche del pensiero islamico. C'è una continuità molto forte: soprattutto la presenza di Aristotele e di Platone è continua, si fonde con la tradizione autonoma che invece si basa sulle scritture, sul Corano, sulle meditazioni e sui commentari alla rivelazione».

 

Molti vostri corsi di latino sono anche a distanza, questo seminario invece è solo in presenza. Come vanno le iscrizioni? È un periodo difficile...
«Abbiamo avuto molti contatti di persone interessate, e c'è ancora qualche giorno per iscriversi. Ricordando che l'Accademia mette a disposizione borse di studio che coprono completamente vitto, alloggio e materiale di studio per tutto il periodo: i moduli per chiederle sono sul nostro sito».

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