Pietro Bartolo e la fronda sul candidato Pd: a Lampedusa i dem andranno al voto divisi

L’eurodeputato e medico dei migranti snobba il candidato ufficiale del Partito democratico Salvatore Martello

Il Partito democratico non trova pace nell’isola simbolo dell’immigrazione e di una fetta importante del programma dei dem. A Lampedusa si vota il 12 giugno per il rinnovo dell’amministrazione comunale ed esattamente come cinque anni fa il Pd si presenta spaccato. Nel 2017 addirittura si sfidarono i rappresentanti dei due circoli dem locali, l’uscente Giusy Nicolini e Salvatore Martello detto Totò. Alla fine la spuntò quest’ultimo, legato all’area degli ex Ds, contro l’allora pupilla di Matteo Renzi.

 

Adesso invece Martello si ricandida ma non avrà il sostegno di un pezzo da novanta del Pd a Lampedusa, che ambisce anche a candidarsi a prossimo governatore della Sicilia: il medico Pietro Bartolo, eletto eurodeputato nella lista dem. «Non mi vota e riceve a Bruxelles il mio sfidante», dice Martello. 

 

Il suo avversario alle urne, Filippo Mannino di area Cinque Stelle, è sostenuto anche dal leghista e anti-migranti Attilio Lucia e ha incontrato all’Europarlamento Bartolo che, assicura non voterà Mannino: ma nemmeno Martello.

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