L'Agenzia delle Entrate pubblica nel suo sito un servizio per rifare i tesserini smarriti, che però è disattivato da tempo. Ma per scoprirlo bisogna telefonare, se ti rispondono. E per ottenere il duplicato, andare di persona. Storia minore di un'Italia digitale che non funziona

Questa mattina ho deciso, da cittadino informato, consapevole e al passo coi tempi telematici, di richiedere il duplicato della mia tessera sanitaria-codice fiscale che ho smarrito utilizzando il servizio on line che si trova sul sito dell'Agenzia delle entrate.

Esiste una pagina dedicata che ha come titolo in rosso: "Richiesta duplicato Tessera Sanitaria e Codice Fiscale" . E sotto una finestra che promette "Accedi al servizio".

Entrando si hanno due possibilità: di richiedere il duplicato immettendo il codice fiscale o i dati anagrafici. Ho scelto la prima e compilato tutti i campi indicati e il codice di sicurezza.

E' apparsa una scritta in rosso: «La richiesta di duplicato non è andata a buon fine». E un avvertimento: «Ha a disposizione altri due tentativi». Li ho esauriti tutti, avendo sempre quella implacabile risposta di fallimento.

Ho chiamato allora il numero verde 848800444. Sono stato indirizzato prima su un operatore di Potenza che non rispondeva e quindi reindirizzato su un operatore di Reggio Calabria, peraltro gentilissimo.

Espongo il problema. Non sa cosa dire. Mi suggerisce di provare usando la finestra "dati anagrafici". Lo faccio con la sua assistenza. Niente. «La richiesta di duplicato non è andata a buon fine» neanche lì.

L'operatore mi chiede due minuti per parlarne con un suo superiore. In effetti in due minuti mi dà la risposta: «Il servizio, anche se appare ancora on line non è più attivo. E' stato disattivato perché si sono verificati degli abusi. Non riusciamo a capire perché esista ancora la pagina on line. Vada in un ufficio dell'agenzia delle entrate. Ah, porti con sé la denuncia di smarrimento».

E qui, come in una storia circolare, si torna al preambolo. Ero infatti già stato in una caserma dei carabinieri per denunciare lo smarrimento della tessera e quello del libretto del motorino. Però mi era stato risposto che per il libretto del motorino si poteva fare, ma che per il tesserino sanitario non era obbligatorio non trattandosi di un documento di identità. Esattamente l'opposto di quello che sostiene l'Agenzia delle entrate.

Alcune morali della favola sinora con fine non lieto.

Primo: in Rete, cioé usando quello strumento di semplificazione burocratica che i miei governanti da tempo mi indicano come risorsa ineludibile per il progresso del Paese, è on line un servizio non attivo: e per scoprirlo bisogna uscire da Internet e usare il telefono.

Secondo: due apparati dello Stato, carabinieri e Agenzia delle entrate, evidente scoordinati tra loro, mi hanno dato informazioni diametralmente opposte su come mi devo comportare.

Ricapitolando: sono andato dai carabinieri, ho speso un paio d'ore del mio tempo tra Web e telefono. Temo dovrò tornare dai carabinieri per fare la denuncia. Infine dovrò andare in un ufficio dell'Agenzia che a quel punto mi rilascerà un duplicato cartaceo per poi spedirmi a casa la tessera definitiva.

Forse.

Amen.

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