Esce un libro di Massimo Teodori sugli affari della Chiesa. Ne anticipiamo uno stralcio dedicato alle strane figure dei laici scelti da Oltre Tevere non per meriti di fede ma perché signori degli appalti
Esce in libreria mercoledì 3 aprile "Vaticano rapace - Lo scandaloso finanziamento dell'Italia alla Chiesa", il libro scritto da Massimo Teodori per Marsilio. Qui sotto uno stralcio del capitolo sui gentiluomini del Papa.
I Gentiluomini di Sua Santità, durante i servizi ai quali sono chiamati, vestono il frac e indossano, segno della loro dignità, il collare d'oro già usato dai Camerieri di Spada e Cappa. Durante le Celebrazioni Liturgiche Pontificie accolgono i personaggi di riguardo... partecipano alle cerimonie civili ed alle udienze papali... Non si pensi però che i gentiluomini siano figure folcloristiche. No, la realtà è più prosaica: la dignità di gentiluomini è conferita «con Biglietto della Segreteria di Stato a persone che si distinguono per prestigio personale e che hanno acquisito particolari benemerenze verso la Santa Sede».... Trattandosi di materia chiesastica, si potrebbe dedurre che si entra per particolari servizi resi alla fede. Se però si consulta la lista dei gentiluomini, si ha l'impressione che le benemerenze, salvo eccezioni, siano di natura molto più materiale che spirituale, e che riguardino in particolare il potere e il denaro.
La Chiesa, certo, ha i suoi criteri, ma è d'obbligo notare che tra i gentiluomini spicca un gruppo di personalità italiane che ha intrattenuto rapporti opachi con il Vaticano e non pochi manager inquisiti per reati finanziari e patrimoniali. Anche tra i gentiluomini non italiani emergono personaggi dall'analogo profilo: eloquente è il caso dello «gnomo di Vaduz» Herbert Batliner che... ha potuto donare a Benedetto XVI durante l'incontro di Ratisbona del 2006 un antico organo a canne solo grazie a un salvacondotto vaticano che lo ha protetto da un mandato di cattura tedesco per l'accusa di essere in Liechtenstein il trait d'union del riciclaggio con i trafficanti di droga sudamericani e i clan mafiosi russi. I gentiluomini di Sua Santità italiani hanno il privilegio di potere aprire depositi all'Istituto per le opere di religione superando i controlli bancari italiani e internazionali.
Nell'elenco dei 114 gentiluomini italiani - su un totale di 147 - sono stati depennati dopo essere stati colpiti dalla giustizia italiana due personaggi noti per i rapporti con il Vaticano. Umberto Ortolani, decorato del collare di gentiluomo nel 1963, potente uomo d'affari della P2 al fianco di Gelli, è stato «annullato», cioè cacciato, dalla famiglia pontificia nel 1983 quando si diede alla latitanza in Sudamerica per sfuggire al mandato di arresto.
La stessa sorte è toccata al gentiluomo Angelo Balducci, grande boss dei lavori pubblici, dei «Grandi eventi» e del Giubileo, sponsor di Propaganda Fide e assiduo frequentatore della Segreteria di Stato vaticana e di Palazzo Chigi all'epoca del sottosegretario Gianni Letta (a sua volta gentiluomo, ndr). Sul gentiluomo che è stato bollato come il capo della cricca degli appalti truccati, è eloquente il giudizio di Francesco Maria De Vito Piscicelli, testimone di giustizia: «Il presidente Balducci s'imponeva a tutto al Consiglio superiore dei lavori pubblici, era il dominus. Corrotto nell'animo... voleva accontentare tutti, soprattutto la classe politica»...
Oltre a Ortolani e Balducci, la lista dei gentiluomini contiene diversi altri personaggi le cui benemerenze verso il Vaticano sono relative ai ricchi appalti pubblici, talora con appendici nei servizi segreti... Non vogliamo sostenere che tutti i gentiluomini italiani sono uomini di scarsa religiosità o che hanno avuto burrascosi trascorsi con la giustizia italiana. Indossano il sacro collare d'oro tante persone degne... può tuttavia sorgere qualche dubbio... In un recente incontro con la variopinta compagnia in frac, Benedetto XVI, pur con un linguaggio metaforico proprio del mondo ecclesiale, ha pronunciato parole esplicite: «Cari gentiluomini, la barca di Pietro, per poter procedere sicura, ha bisogno di tante nascoste mansioni, che insieme ad altre più appariscenti contribuiscono al regolare svolgimento della navigazione».