Per la mostra d'inaugurazione del grande museo nel paese saudita, Parigi ha scelto quasi 300 opere. Fra cui spiccano autentici capolavori. Come la "Belle Ferronière" di Leonardo da Vinci o il Napoleone Bonaparte di David. Scatenando le polemiche

Capolavori assoluti. Di Leonardo Da Vinci, Van Gogh, Claude Monet, Henri Matisse. Pronti ad attraversare il deserto per fare bella mostra di sé all'esposizione inaugurale del museo del Louvre di Abu Dhabi. Gli Emirati Arabi Uniti hanno svelato con orgoglio la lista delle 300 meraviglie che lasceranno Parigi per andare in prestito a dicembre 2015 nella nuova sede. I dipinti arriveranno da 13 istituzioni culturali: oltre al Louvre anche il Musée d'Orsay e il palazzo di Versailles daranno il loro contributo all'accordo miliardario (un miliardo di euro per 30 anni di collaborazione) fra emiri e direttori francesi. Il ministro alla Cultura Fleur Pellerin ha salutato il prestito come un «riconoscimento alla straordinaria ricchezza e all'esperienza dei nostri musei». «Questi prestiti non tengono alcun conto della fragilità delle opere, e dei rischi che corrono per viaggi che non hanno nessun interesse scientifico», ribatttono gli autori de "La Tribune de l'Art".
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Fra le opere che mancheranno al Louvre e a Parigi per oltre un anno, e di cui pubblichiamo qui l'elenco completo, spicca il ritratto di donna di Leonardo da Vinci detto della "Belle Feronnière". Ma anche la "Donna con lo specchio" di Tiziano Vecellio, entrambi destinati a rendere gloriosa la sezione sul Rinascimento, che conta già come opera della collezione permanente di Abu Dhabi una "Madonna col Bambino" di Giovanni Bellini. A far infuriare i critici d'arte francesi sono anche altri prestiti. In primis quello del "Pifferaio" di Monet, al quinto tour in quindici anni, ma anche quello della "Madre d'artista" di James Abbott McNeill Whistler, «icona per i turisti americani che vengono apposta al Museo d'Orsay per ammirarla». Poi ci sono le opere più fragili, come una scultura di quasi tre metri di Alberto Giacometti o l'"Apollo tra le ninfe" in marmo di Carrara di François Girardon. Fra le celebrità in esilio ci sarà anche il famosissimo dipinto di Jacques-Lous David con Napoleone a cavallo, da Versailles ad Abu Dhabi, in questo caso.

«Per la prima volta molte di queste opere arriveranno ad Abu Dhabi o nel Medio Oriente, questa sarà una rara opportunità per ammirare arte di grande valore dai musei francesi», ha detto orgoglioso il Sultano bin Tahnoon al-Nahyan, direttore dell'autorità per il Turismo e la Cultura di Abu Dhabi, che ha gestito il progetto per cui nel 2007 gli emiri hanno staccato il primo assegno da diverse centinaia di migliaia di euro per avere un Louvre (disegnato da Jean Nouvel) nel deserto.

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